Roma, 4 marzo 2020 – Con un’esplosione spettacolare, provocata da 250 candelotti di dinamite, il Consorzio di bonifica delle Marche ha distrutto il vecchio ponte Amelia di Monte Cerignone; il nuovo manufatto di collegamento sarà ultimato entro i primi di Aprile. “E’ un esempio di Consorzio di bonifica, che sa progettare, abbattere e ricostruire, in soli 9 mesi, un’infrastruttura strategica per un territorio come il Montefeltro, servendo una popolazione molto vasta” commenta Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI). Il nuovo ponte illuminato, realizzato in acciaio corten, sarà dotato di isolatori sismici ed avrà un doppio passaggio pedonale adatto anche al transito di persone diversamente abili. A finanziarlo sono la Regione Marche con 800.000 euro e la Provincia di Pesaro Urbino con 500.000 euro. “Abbiamo usato tutte le accortezze per causare il minimo impatto ambientale sul fiume Conca – precisa Claudio Netti, Presidente del Consorzio di bonifica delle Marche – In alveo non è stato fatto cadere catrame, raccolto in precedenza, mentre i detriti prodotti dall’esplosione saranno asportati nel giro di due giorni.” “Il ponte rappresenta l’unica strada d’accesso alla zona – sottolinea Michele Maiani, presidente di ANBI Marche – Da qui, l’importanza di completare tutto in tempi stretti e ciò si sta realizzando, grazie anche alla sinergia fra tutte le parti coinvolte.” “E’ un significativo traguardo nel segno di quella cultura del fare e del fare bene, che caratterizza l’attività dei Consorzi di bonifica ed irrigazione al servizio delle comunità. È un bel segnale soprattutto in un momento difficile per l’economia, ma soprattutto per il sentiment del Paese” conclude Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI.

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