Lavori a Busseto, Colorno, Torrile, Sissa Trecasali, Sorbolo Mezzani, Polesine Zibello e Parma. Sfalcio e pulitura e manutenzione dei canali per un importo di 930 mila euro

Parma, 6 Dicembre 2019 – Una serie di azioni ed interventi mirati, un contributo essenziale per la messa in sicurezza del territorio di pianura. Il Consorzio della Bonifica Parmense ha portato a termine alcuni lavori – realizzati nel corso degli ultimi mesi – finalizzati alla riduzione del rischio idrogeologico arginale e alla prevenzione delle possibili criticità idrauliche nella Bassa Parmense da Polesine Zibello a Busseto, da Sissa Trecasali a Colorno. I lavori, realizzati dalle maestranze del Consorzio, sono stati eseguiti in numerose aree della lunga rete di bonifica e hanno riguardato anche il risezionamento di alcuni canali e il consolidamento di alcuni manufatti irrigui.  Le riqualificazioni dei canali hanno coinvolto: il Diversivo del Canale di Busseto a Polesine, strada Boschetta a Sissa Trecasali, Canaletta di Viarolo, riparazione delle perdite del Canale Ottomulini. Sempre a Sissa Trecasali è stato ultimato il rifacimento del manufatto irriguo San Luigi sul Canale Milanino e la sistemazione della Condotta di Gramignazzo. Nel Comune di Torrile è stato concluso il risezionamento del Canale Dugara Sant’Andrea. Nel comune di Colorno è stato altresì realizzato il risezionamento del Canale Dugara Campogrande e a Sorbolo-Mezzani è stato finito il risezionamento del Canale Fumolenta e quello del Canale Gambalone. Interventi di adeguamento e miglioria nell’impianto con funzione di antirigurgito dei flussi in località Prati di Zibello. Alcuni lavori sono stati realizzati anche per la sistemazione del manufatto irriguo di scolo Scorticavallo, nel comune di Busseto. Infine sistemazione dell’impianto che garantisce difesa idraulica alla zona parrocchiale di Pizzolese nel Comune di Parma. Alla fine del mese di novembre si sono inoltre conclusi i lavori di sfalcio, pulizia e manutenzione di gran parte dei canali dell’intera rete canali. Rete che misura oltre 1500 km nella sua estensione complessiva e che di conseguenza riguarda 3000 km di sponde arginali oggetto di manutenzione. Di questi 3000, ben due terzi sono stati interessati da interventi capillari con un costo complessivo di 930 mila euro.

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