Le dichiarazioni in diretta
STEFANO ZANNIER
Assessore Risorse Agroalimentari Forestali e Ittiche
di Regione Friuli – Venezia Giulia
“SI RIVEDANO LE REGOLE SU DEFLUSSI MINIMI,
BACINI SCOLANTI, RESTORATION LAW”
“Se non ci fossero i comitati anche per le lucertole sarebbe tutto più facile! Il Friuli-Venezia Giulia ha un sistema di dighe e canali, che sono fondamentali e che si continuerà a realizzare, nonostante le opposizioni di chi dice, ad esempio, che i microinvasi creano squilibrio, perché portano le zanzare. Il tema delle risorse e del loro utilizzo è fondamentale, ma il vero limite non è tanto economico quanto piuttosto di regole: si rivedano dunque le norme sui deflussi minimi, sui bacini scolanti e anche la più recente Restoration Law”: questo quanto affermato da Stefano Zannier, Assessore Risorse Agroalimentari, Forestali e Ittiche di Regione Friuli-Venezia Giulia, intervenuto all’Assemblea ANBI, tenutasi a Roma.
ORNELLA SEGNALINI
Assessora Lavori Pubblici Comune Roma
“L’ACQUA E’ UN ELEMENTO CHE DEVE UNIRE”
“L’Acqua coltiva la Pace è un bellissimo tema per la vostra assise, perché l’acqua è elemento generativo di equilibrio , giustizia e futuro: non è solo risorsa naturale, ma condizione sociale e di stabilità politica”: a sottolinearlo è Ornella Segnalini, Assessora ai Lavori Pubblici del Comune di Roma, intervenuta all’Assemblea ANBI, svoltasi nella Capitale, portando il saluto del Sindaco, Roberto Gualtieri. L’acqua spesso genera conflitti nel mondo; per Segnalini bisogna ribaltare l’ottica: “Occorre considerare l’acqua come elemento che unisce, ma per fare ciò serve agire in una logica comune, pianificatrice di lungo periodo, perché l’acqua non ha confini amministrativi.” Tra i numerosi esempi di interventi positivi in corso a Roma sul tema dell’acqua, è stata citata la sinergia tra Comune e Consorzio di bonifica Litorale Nord per la pulizia di fossi, di argini e che “migliora sensibilmente la sicurezza del territorio e quindi la vita di moltissime persone”.
GIORGIO MARIA BERGESIO
Vicepresidente Commissione Agricoltura Senato
“RIVEDERE LA NORMATIVA EUROPEA
SUL DEFLUSSO ECOLOGICO
ALL’ORIZZONTE UN PIANO PER I PICCOLI INVASI”
“I Consorzi di bonifica hanno nelle loro mani la parte strategica dell’intero Paese, se pensiamo che ben 167 miliardi di euro di valore aggiunto, il 19% del PIL, è generato dalla gestione dell’acqua”: lo dice Giorgio Maria Bergesio, Vicepresidente della Commissione Agricoltura del Senato, intervenuto all’Assemblea ANBI (Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue), svoltasi a Roma. “Per questo abbiamo lavorato per rimandare l’introduzione della normativa sul Deflusso Ecologico, che nasce a livello europeo da una legislazione del 2000, in un periodo in cui il clima era completamente diverso da quello, che stiamo sperimentando oggi – prosegue Bergesio – Abbiamo posticipato il deflusso ecologico al 2026 per dare la possibilità all’agricoltura di continuare ad utilizzare l’acqua, di cui ha bisogno e di realizzare studi e sperimentazioni per migliorare la norma europea. Non solo: per la prima volta in Italia abbiamo adottato un piano strategico per l’acqua, grazie al quale i consorzi hanno potuto portare avanti oltre 500 progetti essenziali per il territorio: una cosa mai accaduta nella storia del nostro Paese. Pensiamo, infatti, che siano essenziali piani strategici per la captazione, il contenimento, la conservazione e la distribuzione della risorsa idrica. Abbiamo già finanziato progetti per oltre 1 miliardo di euro ed abbiamo a disposizione altri 750 milioni di euro per il prossimo triennio. Nella nuova legge di bilancio ci sarà spazio ad altri investimenti per il settore idrico. A questo proposito, credo che verrà presentato anche un piano strategico dedicato ai piccoli invasi ad integrazione dei progetti dedicati ai grandi bacini. Siamo fortemente impegnati nel portare avanti progettualità innovative per dare risposte concrete alle nuove generazioni, che vogliono continuare a fare agricoltura, ma che non potranno certo irrigare le loro terre come si faceva 50 anni fa” conclude Bergesio.
ETTORE PRANDINI – Presidente Coldiretti
“POTER UTILIZZARE I FONDI DELLA COESIONE ANCHE PER LE INFRASTRUTTURE IDRICHE
E’ UN GRANDE SUCCESSO IN EUROPA”
“L’acqua ha un’importanza strategica: se non implementiamo le infrastrutture per gestirla tra qualche anno rischiamo di poter gestire ancora meno acqua di quella disponibile”. Ad affermarlo è Ettore Prandini, Presidente Coldiretti, che aggiunge “Il lavoro a livello europeo ha portato per la prima volta alla possibilità di utilizzare i fondi di coesione anche per l’agricoltura o per ciò, che è d’interesse per l’agricoltura come le infrastrutture di gestione dell’acqua; non è arrivato per caso, ma è frutto di un dialogo costante con il Ministro, Fitto. Ma ora si tengano distinti P.A.C. e fondi di coesione.” Prandini, intervenuto all’Assemblea ANBI svoltasi a Roma, sottolinea: “Tutti i Paesi stanno investendo per aumentare la capacità di produrre cibo. Basta guardare gli USA o la Cina, che da dopo il Covid ha capito che il cibo è una questione geopolitica ed oggi sta investendo su una piattaforma logistica in Brasile. Serve anche in Italia incrementare la capacità produttiva e lo si deve fare, perseguendo tre obbiettivi. Il primo è quello di avere acqua a disposizione e su questo possiamo fare molto; bene il Governo, che su questo tema si sta ponendo obiettivi di medio periodo, pianificandoli. Secondo: serve l’utilizzo delle molecole: non si può fare battaglia di retroguardia, sono fondamentali per difendere le colture. Terzo, occorrono tecnologie ed innovazione.” Sulla direzione da seguire per il Paese, il Presidente di Coldiretti indica due priorità: “Semplificazione e coraggio. Semplificazione, per esempio, nella gestione dei bacini esistenti: siamo l’unico Paese, che gestisce i depositi di materiali, che si accumulano nei bacini come rifiuti speciali, con tutte le conseguenze in termini di costi e procedure. Il risultato è che la manutenzione diventa complessa e molti bacini funzionano al 50% delle capacità. Serve inoltre coraggio, in particolare nel riuso delle acque, perché non va sprecata neanche una goccia.” Il Presidente evidenzia anche quanto la sua organizzazione si sia battuta per una strategia per la risorsa idrica, “anche quando sembravano tutti contrari. Fa piacere oggi la condivisione di questa strategia anche con le Istituzioni, con l’obiettivo di continuare a far crescere la filiera agroalimentare italiana.” Le battute finali di Prandini sono dedicate ai giovani ed a quello, che occorre fare per evitare la loro “fuga” all’estero: “I giovani vanno motivati; l’Italia è un Paese straordinario con grandi opportunità. Occorre lavorare tutti insieme per il suo sviluppo e perché sia sempre più un’eccellenza a livello mondiale.”
GIANCARLO RIGHINI
Assessore Agricoltura Regione Lazio
“LA PRIORITA’ SONO NUOVI INVASI
PER STOCCARE ACQUA”
“Ci dobbiamo confrontare costantemente con manifestazioni di maltempo sempre più violente. Non possiamo fare altro che lavorare per allestire un sistema, che possa mitigarne le conseguenze: in questo i Consorzi di bonifica, custodi del territorio, possono avere un ruolo fondamentale”. A dirlo è Giancarlo Righini, Assessore Agricoltura di Regione Lazio, intervenuto all’Assemblea ANBI, in corso di svolgimento a Roma. . “I dati che ci arrivano da ANBI sono preoccupanti ed occorre prestare grande attenzione – aggiunge l’Assessore regionale – Il tema degli invasi artificiali rappresenta una sfida cruciale anche per la Regione Lazio e per questo abbiamo pensato a misure specifiche per favorire la realizzazione di invasi aziendali. Iniziare a programmare lo stoccaggio della riserva idrica non può che essere una priorità, da mettere in cima alla nostra agenda. Lo abbiamo fatto con azioni concrete, rinnovando la legislazione regionale e destinando risorse importanti alla manutenzione.”
MATTEO SALVINI
Vicepremier, Ministro Infrastrutture e Trasporti
“ACQUA E’ UNA PRIORITA’ PER IL PAESE
MA SONO NECESSARIE PIANIFICAZIONE E STRATEGIA”
“Il tema dell’acqua è una priorità, che ci siamo dati fin dal momento dell’insediamento e crediamo di aver portato risultati tangibili. Acqua, infrastrutture idriche e pianificazione sono temi, che mi stanno particolarmente a cuore. L’acqua è essenziale per i territori, per la filiera del made in Italy e per la produzione di energia. Una risorsa strategica, che va protetta. Servono pianificazione e scelte giuste”: lo afferma Matteo Salvini, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, intervenuto da Tokio all’Assemblea ANBI, in corso di svolgimento a Roma. “Ecco perché siamo in prima linea come Ministero delle Infrastrutture e Trasporti per garantire la realizzazione di infrastrutture moderne e sicure: dighe, invasi e acquedotti” prosegue Salvini. Per esempio, la diga di Peschiera, per cui abbiamo concluso l’iter realizzativo di una condotta parallela lunga 27 chilometri, che metterà in sicurezza Roma ed il Lazio, in generale. Ci aspettiamo che la gara d’appalto, gestita da ACEA, sia presentata entro l’estate. Abbiamo investito 4 miliardi per il sistema idrico, di cui 2 miliardi per potenziare le infrastrutture primaria, soprattutto nel Sud Italia, e 1,9 miliardi per la riduzione delle perdite idriche – continua Salvini – Stiamo guardando oltre il P.N.R.R., adottando il Piano Nazionale di Investimenti Infrastrutturali per la Sicurezza del Settore Idrico, che prevede 418 proposte raccolte dal territorio, per un investimento di 12 miliardi di euro. Si tratta di una progettazione strategica, che non ha precedenti nella storia repubblicana. Lo scorso aprile abbiamo presentato il primo stralcio di questo pacchetto per 961 milioni di investimenti e 76 opere. Crediamo che la collaborazione con ANBI sia fondamentale, perché è un partner tecnico per la pianificazione strategica, la progettazione e la realizzazione delle opere. Per esempio, il Ministero ha recentemente ricevuto proposte progettuali per piccoli invasi, che consentano di contrastare la siccità a breve termine, anche attraverso partenariato pubblico-privato. Sempre nel nome della programmazione, presenteremo in autunno un progetto con Coldiretti per la produzione di energia pulita” conclude il Ministro, Salvini.
LUCA CIRIANI
Ministro Rapporti con Parlamento
“BISOGNA SPENDERE PIU’ VELOCEMENTE LE RISORSE
PER LA SICUREZZA DEI TERRITORI”
“Il primo problema è riuscire a spendere in tempi celeri le risorse stanziate, grazie ad una rinnovata sintonia fra soggetti decisori ed operativi”: a dirlo è Luca Ciriani, Ministro dei Rapporti con il Parlamento, intervenendo all’Assemblea ANBI, in corso di svolgimento a Roma. “In questo – prosegue Ciriani – i Consorzi di bonifica sono un esempio di efficienza ed a loro dovrebbero essere affidati i lavori per la sicurezza idrogeologica, che non riescono ad essere adeguatamente svolti dai Comuni.”
FRANCESCO VINCENZI
(Presidente ANBI)
“VIVIAMO IN UN PAESE
DRAMMATICAMENTE VULNERABILE”
“Anche quest’anno partiamo dal titolo “L’acqua coltiva la pace”, perché l’acqua oggi non è oggetto di pace, ma di conflitti. È una straordinaria risorsa, ma va gestita in modo corretto”: ad affermarlo è Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue, intervenendo all’Assemblea ANBI 2025, in corso di svolgimento a Roma. “Viviamo in un Paese drammaticamente vulnerabile dal punto di vista meteoclimatico. Come ANBI possiamo dare risposte importanti al Paese come la gestione della risorsa idrica in un contesto di sostenibilità. Non sempre come Paese siamo capaci di semplificare: un 70% di fondo di coesione non viene usato dal nostro Paese, che è un Paese fragile in un hub, quello del Mediterraneo, che è in crisi. Questa sfida la si vince insieme, affrontandola con resilienza, contrastando lo spopolamento, anche grazie ad agricoltura ed ambiente, perché acqua è anche biodiversità” conclude Vincenzi.
ANTONIO VINCENZI
(Confagricoltura)
“SERVE UN PIANO DELL’ACQUA”
“Quello dell’acqua è un asset strategico, che vale 380 miliardi di euro di valore aggiunto, pari al 20% del Pil nazionale. È quindi un motore economico cruciale. Secondo il Sistema Nazione per la Protezione dell’Ambiente, la regione del Mediterraneo subirà un incremento del rischio di siccità con lo stress dal caldo, aumentando la propensione di alcune aree a diventare aride e poco fertili. Il consumo idrico al 2050 rischia di crescere del 30% rispetto al 2019. Recenti studi hanno collocato l’Italia fra i Paesi dell’Unione Europea con più alta quota di territorio, pari all’80%, esposta a stress idrico. Le perdite economiche legate al clima hanno toccato i 283 euro pro capite nel biennio passato, il triplo della Francia e il quadruplo della Germania. L’Italia si colloca in Europa nella parte bassa della classifica degli indici relativi alla capacità d’invaso, con 33 metri cubi per chilometro quadrato rispetto ai 222 metricubi per chilometro quadrato di Paesi Bassi e ai 106 metri cubi per chilometro quadrato della Spagna. Questi cambiamenti climatici impattano sul sistema agricolo italiano: nel solo 2024 la siccità ha causato danni al comparto agricolo italiano per 8,5 miliardi di euro. E occorre considerare che il nostro sistema agroalimentare occupa circa 4 milioni di persone, ha 856 produzioni agroalimentari tipiche e certificate di qualità. Abbiamo bisogno di un piano dell’acqua, che finalmente dia indicazioni certe, precise, perché i nostri agricoltori vogliono fare fino in fondo il loro dovere e contribuire allo sviluppo sociale ed economico del nostro Paese.” E’ quanto ha detto Antonio Vincenzi, Presidente del Consorzio di bonifica della Romagna Occidentale, intervenendo in rappresentanza di Confagricoltura all’Assemblea ANBI, in corso di svolgimento a Roma.
MASSIMO GARGANO
(Direttore Generale ANBI)
“LE AREE INTERNE NON SONO MALATI TERMINALI”
“Le conseguenze della crisi climatica sono ormai un problema di giustizia sociale, ambientale, economica, perfino antropologica, perché a sopportare i danni sono le categorie più fragili. Il Piano Bacini Idrici Multifunzionali è una proposta per offrire nuove opportunità alle Aree Interne, che sono parte importante del nostro Paese e non possono essere considerate malati terminali”: a dirlo è Massimo Gargano, Direttore Generale dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue”.