Piacenza, 04/07/2025

La stagione irrigua 2025 sta risultando particolarmente intensa per la concomitanza di molteplici elementi di complessità. In particolare si è registrata l’assenza di precipitazioni sia nel mese di maggio, dove il Consorzio di Bonifica di Piacenza è stato impegnato nelle attività di pre-irrigazione, riempimento laghi e irrigazione di soccorso, sia nel mese di giugno dove il volume della risorsa idrica richiesta e consegnata al campo in alcuni distretti è risultato pressoché doppio rispetto alla media del decennio precedente.

L’erogazione di acqua nel mese di giugno è stata continuativa e con richieste progressivamente crescenti. Il volume di risorsa erogata al termine del mese di giugno nei vari distretti irrigui piacentini (Arda, Tidone, Basso Piacentino e Trebbia) risulta comparabile a quello complessivamente erogato durante tutta la stagione irrigua 2024.

Un’altra criticità che ha veramente inciso sul fabbisogno irriguo è la condizione in cui si sono trovati i terreni a fine inverno non avendo un’adeguata struttura. Questo ha generato, da parte degli agricoltori una gestione più difficile delle colture per antonomasia, come pomodoro e mais, viste le altissime e anomale temperature del mese di giugno.

Il Consorzio sta provvedendo a far fronte alle richieste dell’agricoltura monitorando costantemente l’efficienza dell’erogazione al fine di minimizzare le perdite che fisiologicamente fanno parte dei sistemi distributivi. In particolare in Arda, dove l’approvvigionamento della risorsa irrigua ha come fonte prevalente la diga di Mignano (Vernasca), il Consorzio di Bonifica registra la situazione più preoccupante che sta affrontando con regole più stringenti per cercare di soddisfare al meglio il fabbisogno irriguo di ogni azienda agricola.

Attivi anche i pozzi consortili e gli impianti di sollevamento in sostegno alle erogazioni dalle dighe (Molato e Mignano) ed alle derivazioni da fiumi e torrenti.

Nei distretti dove si registrano le maggiori difficoltà, Arda e Trebbia, si è provveduto a chiedere alla regione Emilia-Romagna l’autorizzazione per l’applicazione delle procedure riservate a particolari situazioni di criticità.

In Trebbia, come ogni anno, si registra una forte criticità causata dalla non governabilità delle portate e dalla severità del volume di Deflusso Minimo Vitale che costringe a ridurre i prelievi fino a chiudere completamente le paratoie e lasciare quindi il sistema irriguo senza possibilità di derivazione. Nonostante l’inutile allarmismo dei mesi scorsi, così come indicato più volte dal Consorzio di Bonifica e dalla regione Emilia Romagna, dalla diga del Brugneto (Torriglia, GE) è iniziata l’erogazione dei 2,5 milioni di metri cubi in favore della Val Trebbia, come ogni estate avvenuto. Rimarrà comunque una situazione di criticità nel comparto Trebbia visto il deficit irriguo di importante volume.

In Tidone, nonostante l’annata difficile che crea inevitabili criticità legate alla distribuzione agli utenti, il Consorzio sta provvedendo alla consegna dell’acqua agli agricoltori in base alle richieste.
Si ricorda che, oltre alla diga del Molato (Alta Val Tidone), nel distretto Tidone, è presente anche un impianto di sollevamento da Po a Pievetta di Castel San Giovanni che, grazie a tre impianti rilancio permette di integrare la disponibilità di acqua dalla diga.

In questo periodo, il Consorzio ha continui contatti con le associazioni agricole piacentine e le istituzioni locali e sovraordinate per ottimizzare la gestione e la comunicazione della campagna irrigua.