Roma, 11 novembre 2015 – Irriframe, sistema irriguo “esperto”, voluto dall’ANBI e frutto di un software “made in Italy”, si afferma come il primo servizio d’irrigazione europeo, capace di far risparmiare fino al 30% del fabbisogno idrico. Un altro dato viene reso noto dall’Associazione Nazionale Consorzi Gestione Tutela Territorio ed Acque Irrigue (ANBI) in questo momento dedicato a bilanci di fine stagione agraria: l’applicazione sperimentale di Irriframe al vigneto ha permesso un incremento produttivo del 13% a fronte di una contestuale riduzione del 27% nell’utilizzo di acqua per irrigazione. “Già oggi – conferma Massimo Gargano, Direttore Generale dell’Associazione Nazionale Consorzi Gestione Tutela Territorio ed Acque Irrigue (ANBI) – Irriframe permette annualmente di risparmiare 500 milioni di metri cubi d’acqua. Se consideriamo che l’86% del made in Italy agroalimentare dipende dalla disponibilità irrigua, è evidente l’importanza economica di un’innovazione come Irriframe, già validata dall’Unione Europea e richiesta da  Paesi dell’area mediterranea, ma non solo.” Irriframe è attivo, in 15 regioni italiane, su circa 2 milioni di ettari, pari al 60% della superficie irrigua nazionale, i cui 3.363.273 ettari complessivi sono altresì serviti da una rete consortile, fatta di oltre 82.000 chilometri di canali e circa 53.000 chilometri di condotte tubate. “Accanto al risparmio idrico – prosegue il Direttore Generale ANBI – necessita però l’aumento delle risorse idriche disponibili come testimoniato dalle tante voci levatesi dalla straordinaria esperienza di Expo. Per questo, ribadiamo la necessità di dare vita ad un Piano Nazionale degli Invasi, che unisca la funzione di difesa idrogeologica a quella di riserva idrica da utilizzare nei momenti di necessità.”