Lugo, 17 luglio 2015 – Sono finora 15 milioni i metri cubi di acqua prelevati dal Canale Emiliano Romagnolo (Cer) grazie alla rete irrigua gestita dal Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale. L’acqua è distribuita alle aziende agricole del comprensorio di competenza del Consorzio, ora impegnate principalmente nelle irrigazioni delle colture frutticole estive, viticole e industriali.
I dati complessivi di attività irrigua per il 2015 sono nella norma, ma in crescita rispetto allo scorso anno, conseguenza di un’estate molto più calda della precedente.
«Il Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale è da sempre al fianco degli imprenditori agricoli, impegnati in produzioni agroalimentari cardine della nostra economia e un vero fiore all’occhiello del made in Italy – afferma il presidente del Consorzio, Alberto Asioli –. Siamo consapevoli che l’attività irrigua è necessaria a sostenere l’economia agricola, per questo continuiamo a dedicarci da un lato alla progettazione e realizzazione di nuovi impianti, dall’altro alla manutenzione costante della rete di distribuzione, per mantenere sempre alti i livelli di efficienza. L’attività del Consorzio è inoltre fondamentale per la salvaguardia ambientale del reticolo idrografico naturale, perché favorisce una gestione corretta e razionale dell’acqua e contribuisce a limitare gli emungimenti dai fiumi e dalla falda sotterranea.
Desidero ribadire – conclude Asioli – come ha fatto prima di me Francesco Vincenzi, presidente dell’Anbi, l’Associazione Nazionale Consorzi Gestione Tutela Territorio ed Acque Irrigue, che l’agricoltura deve rimanere una priorità d’uso dell’acqua, seconda solo al consumo umano. Per questo sarà sempre più importante che si attivino a livello nazionale linee di finanziamento per consentire la realizzazione di nuovi bacini collinari e opere di completamento per la distribuzione irrigua di pianura.»
Nel Distretto di pianura, il Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale gestisce una rete di distribuzione irrigua per circa 1.000 chilometri complessivi, costituita per circa la metà da condotte interrate in pressione e per l’altra metà da canali di bonifica a cielo aperto e a uso promiscuo.
Nel Distretto montano, invece, l’impegno del Consorzio nel campo della distribuzione delle risorse idriche si concretizza nella progettazione e realizzazione di acquedotti rurali e invasi irrigui collinari aziendali e interaziendali, che servono luoghi dove generalmente non è possibile l’estensione della rete delle aziende idriche. Gli invasi irrigui collinari, in progressiva diffusione nel territorio, rappresentano la più efficace soluzione praticabile per soddisfare le esigenze di approvvigionamento idrico del comparto agricolo collinare, e hanno una capacità che può variare dai 100.000 ai 250.000 metri cubi.