Nel secondo bollettino emanato oggi si evidenzia un miglioramento delle situazioni più critiche e al momento il servizio irriguo viene mantenuto in tutto il territorio

Ferrara, 28 giugno 2022 –  Il Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara ha emanato il secondo bollettino che fa il punto sulla situazione degli impianti, il livello del Po e la salinità delle acque. Rispetto a venerdì scorso le situazioni più critiche appaiono migliorate e il servizio irriguo è garantito in tutto il territorio. Il miglioramento riguarda la stabilizzazione e, in alcuni casi, il miglioramento della quota dei canali, reso possibile dall’inteso lavoro e dalle manovre di regolazione idraulica che l’ente di Borgo Leoni sta realizzando.
“Permettetemi innanzitutto di ringraziare la struttura e tutto il personale del Consorzio per l’impegno e gli sforzi straordinari che stanno compiendo – sottolinea il presidente Stefano Calderoni –  visto che garantiscono operatività 24/24 e stanno mettendo in campo idee innovative e tecniche mai applicate prima, frutto di un patrimonio di conoscenza inestimabile a disposizione del territorio. Abbiamo ridotto i prelievi dal Po – come richiesto dalla Cabina di Regia regionale che si è riunita la della scorsa settimana – ma stiamo “riciclando l’acqua” grazie a dieci pompe provvisorie che, associate al funzionamento inedito o allo spegnimento di alcuni impianti, sta permettendo di disperdere meno acqua in mare, reimmettendola nella rete anche quando ormai prossima al “fine corsa”. Il recupero straordinario di quest’acqua ci permette di mantenere quote compatibili con il servizio irriguo per l’agricoltura, limitando o addirittura annullando i disagi per gli agricoltori in gran parte del territorio. Questa condizione però è frutto di un difficile equilibrio e si tratta di una situazione limite che difficilmente potrà essere mantenuta se i livelli del Po caleranno ancora e se non vi sarà la collaborazione di tutti gli utenti”.
Il presidente ha annunciato anche un provvedimento consortile per disincentivare i trasgressori. “Il Comitato amministrativo – continua Calderoni – ha definito una serie di misure in base agli scenari di rischio. Oggi, come illustrato dal secondo bollettino siccità, ci troviamo in tutti i distretti in una situazione di allarme e in questo scenario sono vietati i prelievi diretti dalle linee irrigue specializzate, metodi irrigui per sommersione su colture diverse dal riso, così come l’irrigazione di colture tipicamente non irrigue come medica, girasole, foraggere. Abbiamo previsto un sistema di sanzioni per chi non rispetta le regole, perché comportamenti non opportuni dei singoli danneggiano l’intero sistema e rischiano di minare gli sforzi straordinari per garantire l’acqua a tutti. Oltre a essere una questione di equità, è un’esigenza di garanzia di tenuta del sistema. Chiediamo a tutti “responsabilità” e parsimonia, nell’utilizzo della risorsa idrica: ai cittadini, alle imprese, agli agricoltori. Purtroppo temiamo che il peggio non sia ancora passato, e che probabilmente qualche disagio, speriamo breve e territorialmente limitato, potrà verificarsi. Ma possiamo garantire che il Consorzio metterà in campo ogni risorsa e sforzo utile a superare la crisi idrica peggiore degli ultimi settant’anni e dare risposta ai bisogni dell’agricoltura, settore fondamentale e ricchezza insostituibile per questa provincia”.