In occasione dell’Assemblea Nazionale dell’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni, svoltasi l’11 luglio 2012, alla presenza del Sottosegretario all’Ambiente, Tutela del territorio e del Mare, Tullio Fanelli, sono stati sottoscritti, a Roma, gli Accordi di Programma fra l’ANBI e le Autorità di Bacino Nazionali di Po, Alto Adriatico, Adige, Arno, Serchio e Tevere; ad esserne interessati sono le Regioni Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana e Lazio. In precedenza era già stato sottoscritto analogo accordo con l’Autorità di bacino Liri, Garigliano e Volturno.
Gli accordi sottoscritti contemplano lo svolgimento di azione comuni in materia di ottimizzazione delle risorse idriche, di difesa e tutela del sistema fisico ambientale. In particolare gli accordi sono rivolti:
 alla garanzia di una utilizzazione razionale e parsimoniosa delle acque irrigue attraverso gli usi plurimi e il coordinamento delle esigenze dei diversi utenti delle risorse idriche nel rispetto dei principi di solidarietà e cooperazione utilizzando il progetto ANBI “IRRIFRAME”;
 alla gestione ottimale delle risorse idriche per l’irrigazione al fine di:
o garantirne la disponibilità per le colture anche nei periodi più siccitosi, riducendo al minimo l’impatto sulla falda;
o consentire l’accumulo di acqua, utilizzabile per scopi irrigui, nei periodi di maggiore apporto idrico climatico, contribuendo, in tal modo, anche a mitigare eventuali colmi di piena;
 agli aspetti relativi alla manutenzione delle opere idrauliche, delle reti di sistemi irrigui collettivi, per il mantenimento delle stesse in buona efficienza, vista la lunga durata delle stesse, anche attraverso l’istituzione di Presidi Territoriali;
 alla individuazione del reticolo idrografico minore per le valutazioni dei bilanci idrici durante i periodi di irrigazione alla luce delle trasformazioni di uso del suolo legate all’espansione delle aree urbanizzate che hanno pesantemente condizionato la capacità di invaso specifico del territorio;
 alla valutazione del suolo, del suo uso agricolo ed interazione con il sistema ambientale nel suo complesso;
 alla predisposizione degli interventi necessari a contrastare gli individuati scenari di rischio, nello specifico: per il suolo e l’uso agricolo del suolo, consistenti in azioni strutturali e non strutturali volte a migliorare l’efficienza e l’ottimizzazione dell’uso agricolo dell’acqua, riducendone il consumo;
 alla conoscenza dettagliata del territorio attraverso la costruzione di modelli digitali del terreno (DTM) e delle superfici (DSM), ricorrendo a tecnologie moderne come la tecnica LiDAR (Light Detection And Ranging).
E’ prevista l’elaborazione di un programma tecnico-operativo; che potrà essere realizzato per aree pilota.
Nell’esprimere soddisfazione per gli atti firmati il Sottosegretario Fanelli ne ha evidenziato la sintonia con le direttrici europee, che individuano i distretti idrografici, come strumento di riferimento per la programmazione e la gestione delle risorse idriche.
Si tratta di un ulteriore esempio delle regole operative dei Consorzi di bonifica fondate sulla realizzazione di sinergie istituzionali.