“VEICOLO DI SFIDA CULTURALE, AMBIENTALE ED ECONOMICA”

Roma, 30 luglio 2021 – “La gestione idrica in Italia è prioritariamente una sfida culturale: l’acqua non deve essere un problema, ma una grande possibilità di crescita per il nostro Paese, che può vantare esperienze di valore internazionale nell’ottimizzazione d’uso della risorsa, perché disponibilità d’acqua e sicurezza idrogeologica sono asset indispensabili per lo sviluppo delle comunità”: ad affermarlo è Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI), intervenuto da remoto ad un convegno organizzato dalla CIA alle sorgenti del fiume Nera, nelle Marche.

Per questo, assume ulteriore rilevanza, la menzione speciale attribuita dall’Unesco al Consorzio di bonifica Pianura Friulana che, nell’ambito del concorso internazionale “La Fabbrica nel Paesaggio”, ha presentato l’idea di costituire un Museo dell’Acqua/Ledra-Tagliamento, quale “museo vivente” e “riserva della biosfera”, progetto particolarmente apprezzato dalla commissione di valutazione per qualità, opportunità ed originalità. Il fiume Tagliamento è infatti considerato l’unico dell’ arco alpino a conservare l’originaria morfologia, che ne fa un originale ecosistema di straordinario pregio ambientale.

Il progetto è un ulteriore tassello dell’offerta di “musei dell’acqua”, creata dai Consorzi di bonifica ed irrigazione e già meta di tendenza per quel turismo “slow”, che sta riscoprendo il grande patrimonio rappresentato dalla rete idraulica del Paese.

“E’ proprio a questo trend, che sarà dedicata la prossima Settimana Nazionale della Bonifica e dell’Irrigazione a cavallo tra Settembre ed Ottobre – anticipa Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI – La sostenibilità ambientale non può prescindere, infatti, dalla compatibilità con le sostenibilità economica e sociale.”

Il concorso internazionale “La Fabbrica nel Paesaggio” è proprio ispirato ai criteri dello sviluppo sostenibile ed alla realizzazione di un rapporto equilibrato tra bisogni sociali, attività economica ed ambiente nell’accezione definita dalla Convenzione Europea del Paesaggio; giunto alla XI edizione, ha consentito alla Federazione Italiana dei Club per l’Unesco di divenire una voce importante nella valorizzazione di proposte rispettose delle caratteristiche naturali e storiche dei siti.

“Il riconoscimento Unesco – commenta Rosanna Clocchiatti, Presidente del Consorzio di bonifica Pianura Friulana – è un ulteriore stimolo a continuare l’impegno per il progresso delle nostre comunità e per lasciare alle future generazioni un patrimonio naturale di incomparabile valore, custodito nella sua preziosa biodiversità.”

Non è un caso, infatti, che la Rete Mondiale dei Musei dell’Acqua sia l’unica delle 11 “iniziative faro” del Programma Idrologico Unesco ad avere sede legale in Italia. La Rete conta attualmente 60 membri (musei e patrimoni dell’acqua), che fanno registrare ogni anno oltre 30 milioni di visitatori ed è gestita dal Centro Internazionale Civiltà dell’Acqua onlus, in collaborazione con l’Università di Venezia.