REGGIO EMILIA (22 maggio 2012) – Tra le fate, cioè “In tel fade – punti di vista sull’Appennino reggiano”, questo il titolo del film documentario ambientato sulle orme del grande fotografo Amanzio Fiorini, protagonista della serata di venerdì 25 maggio, che avrà inizio alle 21 presso Palazzo del Portico, nella sede del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, in Corso Garibaldi, 42 a Reggio Emilia.
Il documentario, di Marco Mensa ed Elisa Mereghetti, con la collaborazione di Rosi Manari e Vincenzo Castellano e prodotto da Ethnos in collaborazione con Associazione Amanzio Fiorini e con il sostegno di Emilia Romagna Film Commission, trasporterà il pubblico nei sentieri e negli alchemici luoghi del Monte Ventasso, una montagna fortemente rappresentante dell’Appennino reggiano che viene omaggiata in questa occasione anche dalla tradizione canora appenninica.
Non è casuale la scelta del Palazzo del Portico della Bonifica come ambientazione della mostra “L’Istante ritrovato”, aperta sino al 3 giugno. Spiega infatti Marino Zani, presidente del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale: “Nella vita di Amanzio Fiorini e nei suoi scatti – spiega Marino Zani, presidente del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale – emergono i volti e i luoghi del nostro territorio. Lo stesso territorio nel quale, oggi, si svolge l’attività consueta della bonifica in montagna. In particolare per la lotta contro il dissesto idrogeologico e con opere di prevenzione. Ma, anche, un modo per ricordare il programma di interventi particolari di miglioramento della viabilità vicinale di imminente realizzazione e, anche, la manutenzione dei muretti a secco nel vettese o in progetto particolare, di sinergia tra enti, per la manutenzione dell’area dell’Alta Val Dolo in Comune di Villa Minozzo”.
La proiezione del film sarà preceduta da un intervento musicale di D’Esperanto Duo di Paolo Simonazzi e Emanuele Reverberi, con la partecipazione di Natascia Zambonini che tornerà a far cantare i maggi e le musiche d’Appenino. Molteplici suoni e voci accompagnano questo video-tragitto ai piedi del monte, perché infinite sono le possibili interpretazioni e i punti di vista su di un territorio dalle tante sfaccettature, ma emblematico, fra tutti, è lo sguardo attento del fotografo-orologiaio Amanzio Fiorini, che fissò per sempre nelle sue preziose immagini volti e vite di migliaia di montanari.