Il Comitato Amministrativo del Consorzio di Burana ha approvato in data 27/02/2002 un ordine del giorno sul tema della riforma dei Consorzi di Bonifica, in risposta all’ordine del giorno adottato dalla Provincia di Modena che tende a rimettere in discussione i principi fondamentali già delineati dalla Commissione Attività produttive, nella precedente legislatura, a partire dal concetto stesso di unitarietà di bacino.
Al riguardo il Consorzio di Burana con il proprio documento
ESPRIME
forte preoccupazione per il rischio concreto di rottura del governo unitario del bacino idrografico e del conseguente aumento del rischio idraulico e di degrado dei versanti montani
PRENDE ATTO
che la programmazione regionale ha determinato la definizione di ambiti ottimali di gestione economica e funzionale per un governo razionale delle risorse
AUSPICA
che il legislatore conservi il patrimonio di presenza, conoscenza e di esperienza maturate in anni di gestione, e faccia proprio il principio di governo unitario del bacino idrografico, tra l’altro, riconfermato dalla Commissione Attività Produttive nella precedente legislatura a sintesi dei numerosi pdl presentati dalle Forze Politiche
RITIENE
che in assenza di detto criterio si perderebbe una visione organica e complessiva delle esigenze di un comprensorio monte – piano caratterizzato da interessi e da finalità che pur nella loro particolarità sono inscindibilmente connessi. A riprova di detta ferma convinzione il Consorzio intende proseguire in quell’opera di verifica dello stato di salute del proprio comprensorio (già conclusa per l’area di pianura con l’apposito studio presentato nel Convegno del 10/12 u.s.) e ha programmato per l’anno in corso un lavoro analogo per la parte di monte.
RITIENE DOVEROSO RIBADIRE
che debbano essere assicurati ai Consorzi di Bonifica opportunamente adeguati nella struttura e nella funzionalità – con un rinnovato equilibrio rappresentativo tra i soggetti contribuenti all’interno degli Organi Amministrativi – una efficace operatività ed i flussi finanziari idonei a realizzare i programmi di sistemazione idrogeologica dei territori montani anche attraverso la destinazione di risorse proprie e l’incentivazione delle opere private obbligatorie promuovendo l’azione multifunzionale delle imprese agricole ed artigiane presenti sul territorio montano
AUSPICA E RITIENE NECESSARIA
una rapida emanazione di leggi che diano certezza e chiarezza operativa, che consentano una gestione del patrimonio idrico unitario anche in termini di risparmio, che salvaguardino le falde e gli approvvigionamenti alternativi nonché il recupero di cave, bacini, ecc., che definiscano chiaramente e in modo trasparente i presupposti per l’assoggettamento a contributo di bonifica nel rispetto del principio che paga solo chi ottiene un effettivo beneficio
AUSPICA INFINE
che le soluzioni che verranno adottate dal Legislatore regionale, a così breve distanza di tempo dal precedente riordino degli assetti di bonifica, vogliano valorizzare e non disperdere, anche attraverso un rafforzato rapporto con gli Enti Locali, Province, Comunità Montane e Comuni, quel che faticosamente si è costruito in questi ultimi anni.