È stato approvato nei giorni scorsi dal Consiglio d’Amministrazione del Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale il bilancio di previsione per l’esercizio 2012, che programma interventi di manutenzione ed esercizio nonché la realizzazione di nuove opere finalizzate alla difesa idrogeologica del territorio e all’efficiente distribuzione delle risorse idriche. L’importo complessivo dell’attività programmata per quest’anno è di circa 27,5 milioni di euro. Se gli interventi di manutenzione ed esercizio sono interamente a carico del Consorzio per un importo di circa 8,5 milioni di euro, le nuove opere da realizzare beneficiano di finanziamenti del Ministero delle Politiche Agricole, della Regione e di altri enti pubblici.


Fra i principali interventi a carico dello Stato che prenderanno il via nel 2012 ci sono l’ampliamento della rete di distribuzione irrigua degli impianti Senio-Lamone e Santerno-Senio. L’ampliamento riguarderà le reti di condotte interrate per la distribuzione dell’acqua a una pressione di almeno 4 atmosfere, attraverso idranti muniti di contatore, da realizzare a beneficio di un comparto agricolo fortemente vocato a produzioni di qualità e elevato indotto occupazionale.
Per l’area Senio-Lamone il costo complessivo dell’opera è di oltre 10 milioni di euro, come somma di un nuovo finanziamento del Ministero e delle risorse derivanti da economie conseguite nell’ambito di un precedente progetto. Il bacino servito ricade prevalentemente nel comune di Faenza e in parte nel comune di Cotignola.
Per l’area Santerno-Senio i lavori, che avranno un importo di 7,35 milioni di euro, completeranno la rete distributiva dell’omonima area nei comuni di Castelbolognese e Solarolo.
È possibile che le opere vengano effettuate per stralci, e quindi che rami delle reti di distribuzione vengano attivati prima della fine dei lavori, che dureranno mediamente 18 mesi.
Progetti di estensione delle reti di distribuzione irrigua riguarderanno anche l’area Selice-Santerno e l’area a valle del Canale Emiliano Romagnolo (CER), a sud di Lugo. Nel primo caso l’importo previsto delle opere, che saranno realizzate prevalentemente nel comune di Imola, è di 7.318.906 euro, finanziato attraverso le economie conseguite in fase di aggiudicazione e realizzazione delle opere già in funzione. Nel secondo caso si sta progettando l’estensione della rete a valle del CER per l’utilizzo di economie conseguite nell’ambito dei lavori oggi in via di collaudo per un importo di 1.129.321 euro.
Inizieranno inoltre sempre nel 2012 i lavori di ripresa di frane nel Canale di bonifica in destra di Reno, in località Mandriole del Comune di Ravenna. A tal riguardo, il Consorzio ha avanzato richiesta alla Regione di un finanziamento per la sistemazione complessiva dell’intero tratto in frana del canale, ricompresa in una più generale riprofilatura del collettore generale della rete scolante consortile. La Regione ha, per il momento, reperito fondi per soli 150.000 euro, che consentiranno di intervenire nei punti più critici.
Ci saranno poi gli interventi con finanziamento del Consorzio da realizzarsi nell’area di pianura: si tratta di quote di progetti per la ricostruzione e rinaturalizzazione di un tratto arginale del Canale di Molini di Castelbolognese, Lugo e Fusignano nei comuni di Lugo e Fusignano, per un importo totale pari a 200mila euro.
Nel distretto montano sono in programma invece numerosi e diffusi interventi di sistemazione di briglie e altre opere di regimazione di corpi idrici, di consolidamento di versanti e di manutenzione di strade rurali vicinali. Non va poi trascurata l’importanza dell’attività di monitoraggio dei dissesti, svolta dai tecnici del Consorzio, che consente di accertare in tempo reale le criticità presenti nei versanti collinari e di elaborarne le relative soluzioni.
I contributi consortili ordinari necessari per la gestione, l’esercizio e la manutenzione delle opere del Consorzio di Bonifica ammonteranno a oltre 11 milioni di euro, di cui circa 5 milioni relativi alla contribuenza di bonifica idraulica, circa 3,5 milioni alla contribuenza irrigua e 2,7 milioni di euro relativi alla contribuenza per l’attività di bonifica montana.

«L’aspetto più qualificante del bilancio 2012 – sottolinea il presidente del Consorzio, Alberto Asioli – è l’essere riusciti a contenere l’aumento del fabbisogno ampiamente al di sotto dell’inflazione misurata dall’Istat. In questi giorni si legge di pesanti rincari nelle bollette di utenze, in alcuni casi ben oltre il tasso inflazionistico. Essi avranno inevitabili ripercussioni sui bilanci familiari. Scostandosi da questa linea, nella consapevolezza del momento di crisi economica che stiamo attraversando, l’amministrazione del Consorzio ha, invece, prodotto uno sforzo per conciliare operatività e risparmi. Si riuscirà così a mantenere l’ingente volume di interventi di manutenzione delle opere, che ha contraddistinto l’azione dell’ente negli ultimi anni.»
Il presidente si sofferma poi su alcuni punti qualificanti dell’attività dell’ente e sui frutti che porta lo straordinario impegno della struttura consortile.
«Il Consorzio ha come obiettivo ispiratore della propria attività – spiega Asioli – l’esigenza dell’accurata manutenzione delle opere e il conseguente miglioramento della sicurezza idrogeologica del territorio. In Italia, purtroppo, difetta un po’ la cultura della manutenzione. Si dimentica che tanti piccoli interventi di manutenzione possono evitare grandi disastri. L’importante è che questa attività sia intensa, quotidiana, cosa che il Consorzio è da sempre impegnato a fare e continuerà a fare anche quest’anno.
Un esempio concreto dei frutti portati dall’operatività del Consorzio – continua il presidente – è l’ottenimento di ingenti finanziamenti per nuove opere nel settore irriguo, interamente progettate dallo staff consortile. Tutto ciò è stato possibile grazie alla produzione di progetti cantierabili che, in quanto rispondenti in pieno a determinati obiettivi, sono stati inseriti nel programma di opere del Piano irriguo nazionale.
Analogo discorso – conclude Asioli – va fatto per i progetti di nuovi invasi interaziendali da realizzare nel distretto montano, candidati ai sussidi stanziati nell’ambito del Programma regionale di sviluppo rurale. Sono state da poco presentate le domande di sussidio corredate dai relativi cinque progetti, per complessivi 4 milioni e 700mila euro. I progetti riguardano invasi da realizzare nelle vallate del Marzeno (“Santa Lucia” e “Rivalta”), del Lamone (“Rio Ebola”), del Senio (“Sintria”) e del Santerno (“Colline Imolesi”). Per raggiungere questo obiettivo, nel pochissimo tempo a disposizione, è stato necessario impegnare a fondo la struttura, dimostrando capacità organizzativa votata al raggiungimento del risultato, disponibilità ed eccellenza progettuale. Il tutto può essere riassunto in una parola, competitività, che vuole essere la dote che i Consorzi di Bonifica portano nella stesura di nuovi patti con le istituzioni del territorio per scrivere una nuova pagina sulla sicurezza idrogeologica del Paese.»