Secondo i dati diffusi recentemente dall’ISPRA (Istituto Superiore Protezione e Ricerca Ambientale), oltre la metà delle frane censite in Europa sono registrate in Italia: circa 486.000 su oltre 712.000. A fronte di ciò, l’ANBI torna a richiamare l’attenzione del Governo e del Parlamento sulle esigenze connesse alla necessità di ridurre il rischio idrogeologico, che interessa aree sempre più vaste. I dati già noti erano infatti posti in evidenza a luglio nella Relazione all’Assemblea ANBI 2011.
Occorre ripetere che non solo è necessario ripristinare le opere danneggiate dagli eventi, ma definire un programma che assicuri un finanziamento permanente degli interventi di manutenzione, di consolidamento e di adeguamento della rete idraulica del Paese.
La Proposta di Piano per la Riduzione del Rischio Idrogeologico, presentata dall’ANBI ancora nello scorso febbraio ed a tutt’oggi priva di concrete risposte, prevede 2519 interventi in tutta Italia per un investimento complessivo pari a 5.723 milioni di euro, importo che può ritenersi consistente, ma che è irrisorio rispetto alle spese sostenute per tamponare i danni delle catastrofi idrogeologiche (nel solo autunno-inverno 2010/2011: oltre 3 miliardi di euro).
L’ANBI ricorda inoltre che il fabbisogno necessario alla realizzazione degli interventi per la sistemazione complessiva delle situazioni di dissesto idrogeologico sull’intero territorio nazionale è stato indicato dal Governo in complessivi 44 miliardi di euro, di cui 27 per il Centro-Nord, 13 per il Mezzogiorno e 4 per il settore del patrimonio costiero.
Inoltre, la recente indagine SWG-ANBI sulla percezione del rischio idrogeologico degli italiani ha evidenziato come 3 cittadini su 4 sostengano che il Paese si trova a dover fronteggiare una crescente emergenza ambientale: disboscamento (58%), abusivismo edilizio (52%), cementificazione dei letti dei fiumi (38%), costruzione incontrollata di infrastrutture (32%), sono alcune delle cause ritenute alla base dei problemi di carattere idrogeologico (frane, smottamenti, inondazioni).
Circa 6 italiani su 10 si sono trovati almeno una volta a dover affrontare qualche disastro legato a fenomeni naturali e il 43% della popolazione ha dovuto affrontare alluvioni, esondazioni o frane/smottamenti; il rischio di disastri idrogeologici, nella zona di residenza, preoccupa quasi la metà della popolazione, che richiede, oltre all’intervento delle Istituzioni (Ministero, Regioni, Comuni), anche quello di organismi specifici come i consorzi di bonifica.