CONSORZIO DI BONIFICA DELL’EMILIA CENTRALE (14 giugno 2011) – Ben 177 classi, per un totale di oltre 4.000 alunni delle scuole primarie e secondarie di Reggio Emilia, Modena e Parma. Questi i numeri dei partecipanti alla prima edizione dell’iniziativa “Olimpiadi della Bonifica”, organizzata, nell’ambito dei “Percorsi di educazione ambientale”, dal Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale.
“Con il rinnovato progetto di educazione ambientale ‘Segni del territorio’ – spiega il presidente Marino Zani, che negli scorsi giorni ha premiato i vincitori –, il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale ha proposto alle scuole attività ludiche per scoprire il mondo della bonifica idraulica e far conoscere ai giovani il loro territorio”.
“Il progetto – aggiunge il direttore Vito Fiordaligi – si è svolto attraverso incontri di classe, laboratori a tema e visite guidate agli impianti presenti nel comprensorio del consorzio”.
Per quel che riguarda i risultati delle Olimpiadi della Bonifica, per le scuole primarie si è classificata al primo posto la Scuola di Novellara, al secondo la “Vittorino da Feltre” di Sassuolo e al terzo posto la Scuola di Brescello. Nelle scuole secondarie si è attestata al primo e al terzo posto la Scuola “J. Zannoni” di Montecchio, al secondo la “Sant’Orsola” di Guastalla.

Olimpiadi, come funzionano?
La gara è stata suddivisa in due categorie distinte: scuola primaria e scuola secondaria di primo grado. Si è svolta in una giornata predefinita e alla medesima ora per tutte le scuole iscritte. Come strumento è stato utilizzato un questionario articolato con 15 domande a scelta multipla e 4 domande aperte. Questo al fine di verificare le competenze acquisite e le capacità logico – argomentative degli studenti. La prova per la scuola primaria è consistita in domande sulla storia dell’ambiente della Pianura Padana prima e dopo l’opera di bonifica idraulica e su flora e fauna che caratterizzano il territorio del Consorzio. Nella prova per la scuola secondaria le domande riguardavano la conoscenza della rete idrica dei canali di scolo e d’irrigazione, sui principali manufatti coinvolti nella regolazione del flusso delle acque, sulle tecniche di difesa del suolo e di tutela ambientale.