REGGIO EMILIA (28 maggio 2011) – “Dall’agronomo reggiano più illustre ai tempi in cui un’agricoltura moderna è chiamata a raccontare di sé: il premio nazionale che consegniamo nella giornata di domenica è un segno del cambiamento anche nel mondo rurale”. Parole di Rolando Valli, presidente della Società d’Agraria di Reggio Emilia che premia, col concorso giornalistico nazionale della Società d’Agraria di Reggio Emilia, il giornalista e agronomo Gabriele Arlotti, residente a Vetto (Reggio Emilia) e il pubblicista abruzzese Generoso D’Agese.

Gabriele Arlotti


“Il concorso giornalistico della Società Agraria di Reggio Emilia – spiega il presidente Rolando Valli, – è stata l’iniziativa più importante del 2010 e che con la consegna dei premi si concluderà il 29 maggio 2011: scopo del concorso è stato di individuare produzioni giornalistiche che hanno dato lustro all’agricoltura reggiana. Di fatto raccoglie la volontà di valorizzazione dell’ambito rurale, secondo gli intenti istitutivi della nostra società che nasce con decreto napoleonico del 1806”.
“Questo premio – spiega Gabriele Arlotti, giornalista e agronomo, con la passione per la fotografia – raccoglie semplicemente quello che osservo. Un mondo agricolo, quello reggiano, ricco di prodotti agroalimentari a volte sconosciuti ai reggiani (ma non sempre, soprattutto ai tempi di internet), di storia (non solo per appassionati, ma anche per un pubblico più vasto) e di… produttori (c’è chi è già su Facebook, ma non tutti sono capaci di far parlare di sé, ed è per questo che mi appassiono nello scrivere di loro)”.
Il riconoscimento è stato assegnato in base alla valutazione degli elaborati in materia, valutati da giuria di membri della Società d’Agraria e giornalisti specializzati. La cerimonia di premiazione è prevista domenica 29 maggio, alle ore 18, presso il Convento dei Cappuccini di Reggio, in piazza Vallisneri 1, dopo la tradizionale assemblea annuale dell’Associazione Stampa Reggiana “G. Bedeschi”.

LA SOCIETA’ D’AGRARIA DI REGGIO EMILIA – Nasce con decreto napoleonico nel 1806, disponendo di un lascito. “La sua storia – spiega Rolando Valli – è storia di nomi, avvenimenti, relazioni. Tra i soci che ne hanno fatto parte in questi due secoli si trovano tutti i nomi che hanno avuto un ruolo di rilievo e non solo in campo agricolo, fra tutti ricordiamo il famoso agronomo Filippo Re. È pure una storia di relazioni: con la società civile ed economia reggiana, con le altre Società di Agraria, con l’Università e con le varie forme statuali che si sono susseguite nel tempo: dal regno Napoleonico, cui deve la sua nascita, al Ducato di Modena e Reggio, al Regno d’Italia, alla Repubblica Italiana. Scopo della Società Agraria è sempre stato quello di migliorare l’agricoltura e di divulgare le novità, le innovazioni sia tecniche che scientifiche con un dibattito aperto a tutti. Punti di forza della Società Agraria sono lo stimolare un dibattito sul mondo agricolo aperto a tutti, e la sua capacità di vivere esclusivamente dei provenienti derivanti dal terreno di sua proprietà. Oggi la Società ha scelto di perseguire le proprie finalità erogando borse di studio a giovani laureati in Scienze Agrarie o Chimiche con indirizzo agrario, favorendo la pubblicazione di opere che trattano argomenti inerenti all’agricoltura”.

GABRIELE ARLOTTI Gabriele Carlo Arlotti, giornalista free lance, fotoreporter e agronomo, laureato con lode all’Università di Bologna, è nato a Castelnovo Monti, nell’Appennino reggiano, il 14 giugno 1972. Frequenta e coordina studi e lezioni sul giornalismo, collabora con diversi periodici locali e nazionali è membro dell’Associazione Stampa Reggiana “G. Bedeschi”. Oltre che ai contenuti, presta particolare cura all’immagine, realizzando molte delle foto con le quali correda i servizi, per una personale lettura della realtà. E’ altresì attivo nel settore della divulgazione e comunicazione scientifica, nel mondo della valorizzazione delle produzioni rurali. E’ direttore del Consorzio per la valorizzazione dei prodotti dell’Appennino (Conva). Nel 2001 ha ideato la Nazionale del Parmigiano Reggiano.
Tra le sue opere i volumi “Nella Culla del Parmigiano Reggiano”, “L’Oro delle Vacche Rosse”, la pubblicazione BuonAppennino, i dvd “Parmigiano Reggiano, patrimonio d’Appennino”, “Sulle Tracce di un Re”. Un suo racconto, nel 2010, ha ispirato il film “Natale al Mulino”. Presenta la sua attività sul sito www.studioarlotti.com