Siamo nelle terre dei prati per il Parmigiano Reggiano e dei vigneti del Lambrusco Doc, della pera Igp, in paesi della Bassa millenari, descritti da Zavattini, Guareschi e molti altri.
Qui ha preso corpo un’idea in sé semplice, ma affatto scontata. Ne parla Marino Zani, presidente del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale: “Abbiamo deciso di rinnovare la rete irrigua consortile, quella più obsoleta e impattante nel territorio, impiegando il nostro personale operativo. Persone che d’estate sono impegnate prevalentemente nella distribuzione irrigua, mentre, in inverno, nelle attività finalizzate a garantire la sicurezza e la sorveglianza idraulica del territorio, per il corretto scolo delle acque e nelle attività di manutenzione. Gli interventi di ammodernamento della rete di distribuzione irrigua consistono nella posa in opera di condotte tubate, al posto di vecchie canalette in cemento armato”.
Sarebbe?
“Nel nostro comprensorio, tra Modena e Reggio, in parte, ci troviamo in presenza di una rete irrigua realizzata negli anni Sessanta, per un totale di 200 km, realizzata con le cosiddette canalette, condotte in cemento armato sopraelevate rispetto al piano di campagna, all’epoca di facile posa ma purtroppo visivamente impattanti, di difficile manutenzione e soggette a numerose perdite causa fessurazioni e degrado del calcestruzzo, nonché problemi nelle giunzioni degli elementi”.
“Abbiamo pertanto trovato una soluzione per sostituirle – spiega Vito Fiordaligi, direttore – decidendo di impiegare il nostro personale e le nostre attrezzature. In questo modo riusciamo a contenere i costi degli interventi, a valorizzare il personale, a limitare i successivi oneri di manutenzione dei canali irrigui. Abbiamo così formato sei squadre di lavoro che sul territorio un poco alla volta (ogni anno si sostituiscono 8.000 metri lineari di canalette) svolgono queste sostituzioni, senza dovere ricorrere ad appalto esterno”.
“Siamo partiti nove anni fa e, ad oggi, abbiamo dimezzato la presenza di canalette – spiega Monica Vecchi, geometra coordinatore delle squadre all’opera sino all’avvio della stagione irrigua -. Operiamo in situazioni a volte difficili perché questa rete tecnologicamente obsoleta in cinquant’anni, è stata ‘inglobata’ dal paesaggio attorno. Quindi provvediamo anche allo smaltimento delle stesse. Sottolineo che la nuova rete, in tubi di pvc interrati, consente un sensibile risparmio idrico, minori costi di manutenzione, maggiore sicurezza e, non ultimo, minore impatto idraulico”.
Un cantiere tipo è a Correggio, presso il canale Fornacelle, di fatto una canaletta in cemento che percorre il territorio comunale, a ridosso di vigneti, strade e cimitero, dall’origine del condotto sino al termine in via Felicità. Al suo posto in questi giorni gli uomini della Bonifica dell’Emilia Centrale hanno interrato una tubazione in pvc lungo il medesimo percorso. L’intervento, del valore di 40.000 euro (uno dei sei in corso per il 2010/2011), è finanziato interamente con fondi consortili.