PIACENZA – Il Presidente Fausto Zermani del Consorzio di Bonifica di Piacenza, in merito alle intense e prolungate precipitazioni verificatesi in questi ultimi due giorni ha fatto presente come le opere di bonifica hanno consentito di contenere e allontanare le acque di pioggia. Rammenta che lo sgrondo delle acque meteoriche nella canalizzazione artificiale, nei colatori naturali e nei torrenti della nostra provincia, ha determinato rilevanti portate di piena.
In modo particolare la protagonista è stata di nuovo la cassa di espansione del colatore Riello in località Farnesiana di Piacenza, che è nuovamente entrata in funzione ed ha ospitato acqua piovana per tutta la giornata di mercoledì 16 marzo. L’opera idraulica assicura dagli allagamenti una vasta area edificata del Comune di Piacenza ed elimina il rischio di esondazione del colatore Riello nel tratto che sovrappassa la tangenziale. Ha una capacità d’invaso di circa 90 mila mc ed è costituita da tre distinti accumuli intercomunicanti tra loro.
La prima piena per la cassa di espansione è avvenuta il 2 novembre scorso; dopo soli 4 mesi è entrata di nuovo in funzione.
Ventimila metri cubi di acqua che, senza la cassa, si sarebbero riversati sulla Farnesiana, o meglio in cantine e garage del quartiere piacentino. La grande ed imponente opera idraulica ha quindi consentito di dirottare almeno 20 mila metri cubi d’acqua, provenienti dal Riello, che raccoglie a sua volta le acque del Riazza e del rio Ballerino, provenienti dai territori collinari di Vigolzone e Podenzano.
La situazione meteo dei giorni scorsi – spiega Zermani – è stata determinata da un intenso evento che, grazie alle opere di bonifica presenti sul territorio, non ha provocato disagi. “Anche questa volta il sistema ha retto – conclude il Presidente Zermani; il complesso e silenzioso lavoro della bonifica permette quotidianamente di preservare il territorio provinciale dai fenomeni di dissesto idrogeologico. La rete di canali gestita dal Consorzio si estende per circa 2.000 chilometri sul territorio della provincia di Piacenza; tale complesso sistema ha consentito l’allontanamento d’acqua piovana che, nell’arco di sole 36 ore, ha interessato l’intera provincia mantenendo all’asciutto case, strade e aree produttive”.