Tutti gli impianti accesi, mentre da diverse ore si stanno evacuando meccanicamente 120.000 litri d’acqua al secondo a beneficio della pianura di Reggio Emilia, Modena e Mantova. “Pianura che diversamente sarebbe in larga misura allagata – spiega Marino Zani, presidente del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale –. E mentre nella notte di mercoledì nella sala del telecontrollo di Palazzo del Portico stavamo operando la manovra di canali, chiaviche e pompe, la ricorrenza dell’Unità d’Italia ha portato in queste ore numerose persone a visitare la nostra sala di comando dove eravamo (come pure stamane) in piena operatività. Stupore di molti nell’ammirare per la prima volta in diretta le operazioni che operiamo in caso di forti precipitazioni”
Cosa è successo?
“Sono piovuti su tutto il comprensorio della pianura tra i 30 e i 40 millimetri di pioggia – risponde Marino Zani –, mentre il livello del fiume Po è salito per le piogge in Piemonte e Lombardia, così come le quote di Secchia (15,70 metri sopra il livello del mare a San Siro, un metro più in alto del colmo dei canali), Crostolo ed Enza sono in costante aumento. Purtroppo il terreno era già saturo, così tutta l’acqua caduta è scolata nei cavi di bonifica principali che hanno raggiunto quote molto elevate. Un fenomeno aggravato dalle aree un tempo agricolo e ora urbane (cementificate e asfaltate)”.
La soluzione?
“Abbiamo attivato – rileva Vito Fiordaligi, direttore – quattordici grandi pompe idrovore agli impianti di San Siro (San Benedetto Po), a Mondine (Quistello) del Torrione (Gualtieri) al fine di poter consentire alle acque di scolo di entrare nei fiumi che hanno quote decisamente superiori ai livelli del piano di campagna”.
“Complessivamente – prosegue Fiordaligi – stiamo allontanando 120.000 litri al secondo con 14 grandi idrovore accese e che raramente funzionano in simultanea, con grandi impieghi energetici per lo smaltimento delle acque. All’opera anche mezzi dinnanzi agli impianti per la rimozione degli inerti che arrivano coi canali sino agli impianti”.
“Anche se prevediamo di lavorare nella giornata di domani, venerdì – conclude Fiordaligi – la situazione è sotto controllo. Un particolare ringraziamento alle trenta persone che 24h su 24 si stanno alternando per manovrare i canali in questo giorno di festa. Non è un caso che i consorzi di bonifica nacquero con la prima legge sui lavori pubblici del neonato stato italiano”.