“Il futuro del Paese è legato ad un modello di sviluppo, che deve porre, al proprio centro, il territorio, valorizzandone elementi quali cultura, storia, ambiente; va però tutelato, perché minacciato da un’eccessiva urbanizzazione, causa prima dei dissesti idrogeologici che, con preoccupante aumento, si registrano ad ogni inverno. D’altronde, in Germania, per legge si possono edificare annualmente non più di 11.000 ettari; in Italia lo facciamo in 15 giorni…”.
Ad affermarlo è Massimo Gargano, Presidente dell’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni che, a Grosseto, presenti circa 400 rappresentanti degli oltre 150 consorzi italiani, ha svolto la 6° Conferenza Organizzativa nazionale.
“Bisogna superare la perversa dicotomia alluvioni d’inverno – siccità d’estate, ora accentuata dall’aggravarsi delle evenienze legate ai cambiamenti climatici; bisogna abbandonare il persistente stato di calamità naturale e le conseguenti litanie, che sfociano in obsolete, quanto inutili richieste di stati di crisi, che ormai caratterizzano ampi territori del Paese e che hanno costi, umani ed economici, non più sostenibili, nè tollerabili.”
Prosegue Gargano: “I consorzi di bonifica hanno pronte le risposte alle esigenze ambientali del territorio e di questo devono essere orgogliosi. Il progetto Irriframe per l’ottimizzazione d’uso della risorsa irrigua è un’iniziativa di valenza europea, che abbiamo sviluppato nell’interesse del Paese. Si è finalmente riannodato un rapporto positivo tra società civile e consorzi di bonifica – ha concluso il Presidente A.N.B.I. – Nel 150° della sua Unità, all’Italia diciamo: continueremo a darci da fare nell’interesse collettivo, come la nostra storia dimostra e come il futuro ci vedrà praticare.”