E’ stata presentato oggi a Ferrara nel corso di una conferenza stampa il prossimo Running Raid 2001 che i ‘Podisti della storia’ – un gruppo di amatori che dedicano il proprio tempo libero a percorrere di corsa itinerari di interesse storico e naturalistico – effettueranno attraverso il Delta del Po fino a Rimini lungo la costa romagnola attraversando le principali opere di bonifica della regione.
L’Unione regionale delle Bonifiche dell’Emilia-Romagna e i Consorzi ferraresi e romagnoli hanno sponsorizzato il RUNNING RAID di quest’anno per far conoscere la realtà del sistema della bonifica costituito da 20.000 km di canali e 394 impianti di sollevamento delle acque che intersecano l’intero territorio regionale. Finalità dell’iniziativa è sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi dell’ambiente, della sostenibilità e del corretto rapporto tra uomo, acqua e territorio. Per questo lungo il percorso saranno organizzati momenti di incontro con le comunità locali.
I Podisti della storia partiranno lunedì prossimo 29 ottobre da Ca’ Vendramin per Comacchio dove giungeranno martedì 30 alle 12,30 in piazza Tre Ponti dove è previsto un incontro con la cittadinanza e le autorità locali.
Mercoledì 31 la corsa entrerà in territorio ravennate, da S.Alberto a Porto Corsini fino a Lido di Classe. Giovedì 1 novembre tappa conclusiva da Lido di Classe a Rimini attraverso Cervia e Cesenatico. Un itinerario di grande suggestione e interesse ambiental-naturalistico che attraverserà le principali opere di bonifica dei Consorzi del 1° e 2° Circondario di Ferrara, della Bonifica della Romagna Centrale, del Savio-Rubicone e della Provincia di Rimini. La scorsa primavera i Podisti della storia hanno percorso la costa del Veneto tra il Po e il Livenza lungo le opere di bonifica del Veneto. E’ stata la prima tappa regionale di un ambizioso progetto: completare in qualche anno il giro podistico di tutte le coste italiane.

NUMERI E COMPITI DELLA BONIFICA IN EMILIA-ROMAGNA
Oltre 18.000 km di canali, 394 impianti di sollevamento delle acque e 15.000 apparati

L’Unione regionale Bonifiche associa, oltre ai 2 Consorzi di secondo grado, i 15 Consorzi elementari i cui comprensori coprono l’intero territorio regionale che è, per legge, al 100% soggetto a bonifica. Tutta la pianura regionale (oltre un milione di ettari) è rappresentata da un territorio per niente piatto, ma ricco di rilievi e avvallamenti che fanno sì che il 21% delle aree di pianura siano soggette a continuo sollevamento meccanico delle acque in quanto prive di scarico naturale, il 38% solo in caso di precipitazioni; mentre il restante 41% può scaricare senza sollevamento nei canali di bonifica.
Una rete di oltre 18mila chilometri, 394 impianti di sollevamento delle acque e oltre 15mila apparati realizzati dai 15 Consorzi che ne curano anche la manutenzione e ne assicurano il funzionamento.
L’attività dei Consorzi – enti di diritto pubblico che, nell’ambito del proprio comprensorio, realizzano interventi pubblici e privati nel settore delle opere idrauliche per la salvaguardia del territorio – si esplica sia in pianura che in montagna, consentendo in pianura, con le attuali opere, lo scolo delle acque di pioggia comprese quelle provenienti dalle reti fognarie urbane, nonché l’apporto di acque per usi agricoli, ambientali e industriali; e svolgendo in montagna un ruolo di difesa del suolo, attraverso una capillare azione di presidio e di controllo della erosione dei terreni e di regolazione dei corsi d’acqua, purtroppo condizionata dalle limitate disponibilità del finanziamento pubblico.