I Comuni del comprensorio del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale hanno eletto i consiglieri amministratori (sindaci o vicesindaci) che entreranno a far
parte del Consiglio d’amministrazione (costituito dai venti consiglieri già
eletti e dagli attuali tre sindaci) del Consorzio di bonifica, rinnovato con
le elezioni del 12 dicembre scorso. In rappresentanza di 65 comuni di
Reggio, Modena, Parma e Mantova sono stati nominati Stefania Zanni, sindaco
di Campogalliano (Modena), Francesco Villani, vicesindaco di Gualtieri
(Reggio Emilia), Ugo Caccialupi, sindaco di Collagna (Comunità Montana
dell’Appennino Reggiano). Le operazioni di voto si sono svolte nella sala
Prampolini, presso il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, e si sono
svolte a seguito del procedimento di nomina avviato dalla Regione Emilia
Romagna. Ora rimane da completare la procedura con la ratifica da parte
della Regione del nuovo Consiglio di Amministrazione che sarà composto dagli
eletti: Stefano Pezzani, Giuseppe Carini, Cesino Sassi, Umberto Neri,
Giovanni Salvarani, Maurizio Capone, Marino Zani, Claudio Caprari, Paolo
Marzani, Ennio Sgarbi, Tristano Mussini, Filippo Gazza, Lorenzo Melioli,
Mauro Macchioni, Lorenzo Pinetti, Ivan Bertolini, Giuseppe Govi, Giuseppe
Alai, Giuliano Bertella e Gianluca Chiapponi.
"Dopo la soddisfazione per aver quadruplicato la percentuale di votanti in
regione – commenta Tiberio Rabboni, assessore all’Agricoltura – questa
nomina dà ulteriore impulso e significato di democrazia partecipata nel
Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale. Ed è proprio la natura
consortile, enti di diritto pubblico, che è capace di dare risposte adeguate
ad un territorio nel segno dell’autogoverno che, diversamente, sarebbe assai
diverso da come lo conosciamo".
"I passi successivi – rileva Vito Fiordaligi, direttore del Consorzio di
Bonifica dell’Emilia Centrale che ha fatto gli onori di casa – prevedono che
a febbraio si insedino i nuovi organi di governo, provvedendo, tra le altre
cose, all’elezione del Comitato amministrativo composto da presidente e
quattro consiglieri".
"Nell’immediato – conclude Rabboni – ancora una volta all’orizzonte ci sono
importanti funzioni di difesa idraulica svolta dai consorzi di bonifica.
Come Regione, ora, lavoriamo per una integrazione operativa con le politiche
di difesa del suolo e di governo delle acque, una maggiore e più incisiva
presenza dei consorzi nei territori di montagna (così come per altro
individuata nella nomina di un sindaco di montagna nel Consiglio) e la
razionalizzazione e semplificazione dei rapporti tra consorzi e contribuenza
urbana".