“Il maltempo ha colpito nuovamente durante le festività natalizie – dichiara il presidente del Burana Mario Girolami – anche se quest’anno, essendo ampiamente annunciato, ci ha consentito di attivare i tecnici del Consorzio e mettere in atto tutte quelle azioni necessarie a scongiurare il peggio e uscire indenni da quello che sui media è stato definito ‘l’anno della pioggia’.”

 Pilastresi

Secondo gli esperti, infatti, tra il 25 ottobre e il 25 dicembre le precipitazioni nel Nord Italia hanno raggiunto i 380 millimetri, 240 in più rispetto alla media stagionale: in soli due mesi è piovuto la metà del quantitativo di pioggia annuale.
“Visto l’allarme meteo – afferma il direttore del Burana Claudio Negrini – abbiamo prontamente istituito un servizio di reperibilità esteso dalle sedi d’ufficio al personale operativo sul territorio, tra cui tecnici idrovoristi e guardiani idraulici. Le previsioni di pioggia sono state confermate, costringendoci all’azionamento degli impianti Pilastresi, Cipollette e Santa Bianca i giorni del 24, 25 e 26 dicembre e dell’impianto Bondeno-Palata dal 24 ad oggi. Da notare come l’impianto idrovoro Santa Bianca di Bondeno, solitamente operante per gravità, abbia dovuto attivare le pompe in considerazione sia dell’eccezionale quote di Panaro che della contemporanea presenza di grossi quantitativi di acqua nei nostri canali, che ne rendevano estremamente difficile il deflusso.” Manovre idrauliche in atto dal 24 dicembre scorso anche nei territori in destra Panaro, nei quali l’onda di piena ha determinato la chiusura della Chiavica Calori a Castelfranco Emilia, nonché, proseguendo verso valle, della Chiavica Foscaglia di Finale Emilia. “Dal 25 è attivato dunque l’impianto idrovoro Bondeno-Palata il quale, ad oggi, ha già pompato oltre 1milione e 500mila m3 d’acqua per lo smaltimento di tutte quelle acque che il Panaro, in questo momento, non è in grado di fare defluire per gravità – dichiara il direttore del Burana.
Stretta la collaborazione tra Enti di Bonifica: il Consorzio della Bonifica Burana si è attivato insieme al Consorzio di Bonifica Terre dei Gonzaga in Destra Po per regolare il flusso delle acque che dal comprensorio mantovano vengono immesse nei territori di Burana. Altrettanto importante la collaborazione con il Servizio tecnico di Bacino Po di Volano di Ferrara per il monitoraggio delle portate in transito verso la Botte Napoleonica, in considerazione delle problematiche tuttora in essere a Valpagliaro e, in generale, per lo smaltimento delle acque di pioggia nel territorio ferrarese.
Il direttore Negrini aggiunge infine: “il pompaggio di Pilastresi è funzionale sia alla salvaguardia del territorio nel comprensorio di Burana che dell’intero Bacino Burana Po di Volano, perché permette di alleggerire il carico idraulico a valle della Botte Napoleonica, ove, dal ferrarese, le acque in eccesso prendono la via per scaricarsi fino al Mare Adriatico.”
Nei prossimi giorni, nei terreni più bassi come quello bondenese, la piena di Po provocherà sicuramente un ‘rigurgito’ del Panaro e si renderà necessaria una movimentazione delle acque tramite pompaggio, oltre che per gravità, per consentire lo ‘scarico del territorio’ evitando allagamenti.
Il presidio del territorio da parte del Consorzio di Burana continuerà dunque per tutto il periodo di Capodanno, poiché eventi meteorologici avversi nel breve innescherebbero nuove problematiche di piena, a fronte dell’incapacità di assorbimento dei terreni agricoli, già saturi di acqua, nonché dell’impossibilità per i canali di ricevere carichi idrici ulteriori.