Si sono svolte nella giornata di domenica 12 dicembre le elezioni per il rinnovo del Consiglio di Amministrazione del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale per il quinquennio 2011 – 2015. “Il Consiglio d’Amministrazione del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale ha preso atto della regolarità delle operazioni elettorali – Afferma il direttore Vito Fiordaligi, che prosegue – . Ora si resta in attesa della nomina dei consiglieri”.
La lista unitaria ‘Una bonifica di Tutti’ è risultata vincente. A guidare il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale per i prossimi cinque anni sarà quindi la lista che ha unito Coldiretti, Cia, Confagricoltura, Copagri, Cna, Confindustria, Confartigianato, Legacoop, Confcooperative, Asppi di Reggio e di Modena.
Tre le provincie dove si sono tenuti i seggi di voto e che sono rimasti aperti nell’intera giornata di domenica 12 dicembre, 3120 i votanti, pari al 4% della globalità degli aventi diritto al voto. La Sezione 2 (ove concorrevano due liste) è quella che ha visto l’affermazione di “Una Bonifica di Tutti” con il 74,4% dei voti (994) rispetto al 20,21% della lista “Acqua Amica” (270 preferenze). Nelle restanti sezioni la lista Una Bonifica di Tutti ha ottenuto l’88% (Sezione 1), l’86% (Sezione 3) e il 94% (Sezione 4) delle preferenze.

IL CONSORZIO DI BONIFICA DELL’EMILIA CENTRALE
Un Consorzio per il territorio

Il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale ha tra le sue funzioni principali quello della difesa dagli allagamenti: senza la sua attività vaste aree sarebbero sommerse dalle inondazioni. Il Consorzio gestisce una rete diffusa ed estesa, tra canali di scolo e promiscui, che permette di raccogliere le acque meteoriche e ne facilita il deflusso, proteggendo gli edifici e le coltivazioni da disastri idrogeologici. L’ente è impegnato nel territorio montano nella prevenzione degli smottamenti e dalle frane, su una superficie di circa 180 mila ettari con un elevato grado di precarietà idrogeologica.
E’ un organismo di diritto pubblico che opera secondo modelli gestionali propri degli enti privati. Ha una superficie di 3.113 chilometri quadrati: interessa tre regioni (Emilia Romagna, Lombardia, Toscana), cinque provincie (Reggio Emilia, Modena, Parma, Mantova, Massa Carrara) e sessantacinque comuni. Ha un comprensorio per il 57% in montagna e impiega oltre 200 persone la lavoro per la sicurezza idraulica per tutti, per l’ambiente e per la produttività dei territori attuando, mediamente, un progetto ogni due giorni. Le molteplici attività svolte sono sostenute dai consorziati, i proprietari di immobili.