Roma, 19 febbraio 2020 – Un intervento internazionalmente apprezzato per la sicurezza idraulica, senza compromettere flora e fauna, è stato eseguito sulla TailWater Tevere, Zona di Pesca a Regolamento Specifico, a valle della diga di Montedoglio, in comune di Sansepolcro, nella provincia di Arezzo: una ZRS molto conosciuta e frequentata dai pescatori a mosca artificiale, provenienti da tutto il mondo in un contesto fluviale tra i più belli d’Europa. Lo sfalcio di erba ed arbusti, nonchè l’eliminazione delle piante infestanti è stato condotto con una selezione rispettosa della delicatezza dell’habitat, una sorta di laboratorio a cielo aperto lungo il fiume Tevere, dove ogni anno si assiste alla naturale riproduzione di trote, temoli ed alla colonizzazione dell’ambiente da parte di nuove specie di insetti. “La selezione delle piante è stata attuata in modo da mantenere le associazioni vegetali in condizioni giovanili e sufficienti ad ombreggiare le acque per evitarne il surriscaldamento, che minaccerebbe la sopravvivenza della fauna” spiega Chiara Nanni, ingegnere, responsabile d’area manutenzioni al Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno. “Quello toscano – commenta Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI) – è solo un esempio di cosa intendiamo, quando affermiamo e proponiamo la cultura dei Consorzi di bonifica nello sperimentare nuove forme di manutenzione idraulica a basso impatto ambientale.” L’intervento rientra nel cosiddetto “Piano Tagli”, maxi operazione di contenimento della vegetazione per mitigare il rischio idrogeologico, voluta dalla Regione Toscana, da cui è anche arrivato l’input ad agire con approccio multidisciplinare per coniugare sicurezza idraulica e tutela dell’habitat. Resa scenografica dall’intervento di acrobatici tree climber e dall’impiego di piattaforme aeree, indispensabili per raggiungere le piante meno accessibili, si è conclusa anche la manutenzione idraulica sui corsi d’acqua Seminico, Foglia, Marecchia nei pressi di Badia Tedalda e Sestino. La bellezza indiscutibile dei luoghi è stata valorizzata, rispettando la naturalità dell’ambiente e le popolazioni di salmonidi e ciprinidi, che ancora affollano le acque dei torrenti. “Gli interventi meccanizzati sono stati ridotti al minimo – spiega ancora Chiara Nanni – In questo modo siamo riusciti a conciliare la mitigazione e riduzione del rischio idraulico con la riqualificazione dell’habitat fluviale, la tutela delle fasce tampone boscate, il mantenimento e l’evoluzione degli ecosistemi presenti.” Anche il Casentino è stato “rimesso in forma” con il Piano Tagli: la terapia d’urto, in questa vallata, ha toccato 4 comuni e ha interessato il fiume Arno in altrettanti tratti, per una lunghezza complessiva di oltre 11 chilometri. Decisamente d’effetto il risultato: man mano che si è proceduto nel “restyling”, il fiume, da anni avviluppato in un groviglio verde disordinato ed informe, è tornato a mostrare il suo volto e ad essere protagonista; inoltre, ogni tratto è riuscito a conservare una precisa identità, perché l’intervento è stato calibrato sulle sue specificità ambientali, naturali e paesaggistiche. “In sede di redazione del progetto – precisa l’ingegnere dell’ente consortile – è stata elaborata la valutazione qualitativa e quantitativa delle specie arboree ed arbustive presenti: l’analisi ci ha consentito di scegliere in modo mirato le tipologie di intervento da adottare.” “Il Piano Tagli, che stiamo realizzando, è un’operazione di manutenzione del tutto eccezionale, preziosa per conseguire l’effetto della mitigazione del rischio idraulico” commenta la Presidente del Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno, Serena Stefani. “Per questo, in ambito nazionale – conclude Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI – collaboriamo anche con il Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale, perché un fiume curato non è solo un fiume più sicuro, ma anche più bello e fruibile, diventando un importante volano per lo sviluppo economico e turistico del territorio.”

fiumi-torrenti-e-canali-sotto-controllo-la-regione-programma-la-manutenzione_articleimage