REGGIO EMILIA E MODENA – A Roma il caso di collaborazione reggiana e modenese tra i Consorzi di Bonifica e i Comuni diviene modello
nazionale. L’appello venne lanciato lo scorso gennaio, presso l’Aula Magna
dell’Università di Modena e Reggio Emilia dal presidente Marino Zani: a
fronte di tagli e crisi, collaborazione ancora più stretta tra enti. E
mercoledì nel corso dell’assemblea Anbi (Associazione Nazionale Bonifiche
Irrigazioni e miglioramenti fondiari) del 14 luglio, infatti, è stato
siglato il protocollo d’intesa a servizio della sicurezza idrogeologica. A
sottoscriverlo, a nome dei rispettivi enti, Massimo Gargano, presidente Anbi
(Associazione Nazionale Bonifiche Irrigazioni) e Gianni Alemanno, presidente
del Consiglio Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e sindaco di
Roma.

 Marino Zani
"Firmiamo oggi un documento indispensabile per un’alleanza tra Comuni e
Consorzi di Bonifica – ha detto Alemanno – , per valorizzare sia il
territorio urbano che extraurbano". I vantaggi dei protocolli Bonifiche –
Comuni? "Tutto questo costa meno – ha detto il presidente Anci -. Sulla
difesa del territorio possiamo solo schierare il sistema consortile e il
lavoro costante degli agricoltori. Non solo, la strada dell’intervenire dopo
le emergenze deve essere rovesciata".
"Con i Comuni italiani si apre ora una pagina nuova per la manutenzione del
territorio" gli ha fatto eco Massimo Gargano, Presidente Anbi.
"Le analisi e gli indicatori economici – spiega Marino Zani, presidente del
Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale – disegnano uno scenario dove,
nei lavori pubblici, occorre fare meglio e con meno risorse rispetto al
passato. La sicurezza idraulica del territorio è obiettivo primario per il
benessere della nostra società, sia in pianura che in montagna".
"Lo scorso gennaio – ricorda Zani – lanciammo proprio nell’Aula Magna
dell’Università di Modena e Reggio, su scala nazionale, un modello operativo
di sinergia tra gli enti. Mettiamo, infatti, a sistema quanto oggi già da
diversi anni svolgiamo tra Parma, Reggio, Modena e Mantova: di lavorare in
convenzione con i Consorzi di Bonifica ai fini, proprio, della sicurezza
territoriale".
"Le numerose collaborazioni che abbiamo già attivato con gli altri enti
territoriali – rileva Vito Fiordaligi, direttore – danno la possibilità,
concreta, di avvalersi del nostro personale tecnico di lavorare in sinergia
con il personale degli altri enti per mettere insieme le professionalità,
arricchendole, e le risorse economiche che permettono quasi sempre di
raggiungere gli obiettivi prefissati, migliorando così migliorare la
sicurezza del territorio e l’ambiente in genere. Tutto questo consente anche
di definire in maniera congiunta una scala di priorità degli interventi ed
evitare onerose sovrapposizioni".