SAN SIRO (San Benedetto Po, Mantova) – "Aiuole a forma di
turbina per educare le persone all’ambiente e alle nostre funzioni. Ecco che
accanto all’impianto idrovoro di San Siro, deputato allo scolo delle acque
da comprensorio, è stato allestito un vero e proprio orto botanico dedicato
alle piante officinali". Parla Marino Zani, presidente del Consorzio di
Bonifica dell’Emilia Centrale, che annuncia così l’inaugurazione dell’ultima
opera ambientale che avrà luogo giovedì 17 giugno, presso l’impianto
medesimo in via Argine Secchia, a partire dalle ore 18.30. Oltre al
presidente consortile interverrà Maurizio Fontanili, presidente della
provincia di Mantova, Gianni Selogna – Presidente Parco delle Golene Foce
Secchia, Alessandro Pastacci, presidente Consorzio Oltrepò Mantovano. A
partire dalle ore 19.45 si potrà fruire di un ricco buffet, in
collaborazione col Comitato San Siro, e, a seguire, è prevista una
conferenza in cui interverranno: a parlare di "Orti Botanici ieri, oggi,
domani" Anna Letizia Zanotti, direttore dell’Orto Botanico Università di
Bologna, docente di Conservazione della Natura e delle sue Risorse;
dell’"Orto Botanico di San Siro", Aronne Ruffini e Andrea Catellani, del
Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale e responsabili del progetto; a
parlare di "Biodiversità lichenica e qualità ambientale", il professor
Claudio Malavasi, docente di Scienze Liceo Scientifico Galilei Ostiglia; e
dell’ "Importanza didattica dell’orto botanico nell’educazione ambientale",
la dottoressa Emanuela Vanda, curatrice del giardino botanico alpino Esperia
Parco del Frignano.
Attraverso la collaborazione con la Anna Letizia Zanotti del Dipartimento di
Biologia evoluzionistica sperimentale dell’Università di Bologna, sono state
individuate le diverse essenze dell’orto raggruppate in base alla tipologia
dei principi attivi contenuti. "Alcune delle piante inserite contengono
sostanze potenzialmente tossiche per l’uomo – spiega l’esperta – Per questa
ragione si è reso necessario isolare il settore nel quale sono state
collocate in maniera tale da poterne regolare l’afflusso di visitatori. La
scelta di procedere comunque alla loro piantumazione deriva dalla
convinzione dell’utilità didattica della loro coltivazione".
"L’idea progettuale – spiega Vito Fiordaligi, direttore del Consorzio di
Bonifica dell’Emilia Centrale – nasce dalla volontà di ricollegare la forma
della realizzazione con elementi inerenti all’ambiente teatro dell’opera e
alla struttura responsabile del progetto stesso. L’aiuola centrale ha
assunto una forma rotondeggiante simile alla proiezione in piano dell’asse
centrale della turbina. Le quattro periferiche hanno invece assunto una
forma tronco-conica a raffigurare le pale della turbina stessa".
L’Orto Botanico è percorribile attraverso quattro sentieri all’interno delle
aiuole in modo da consentire una libera fruizione degli spazi fino alla
struttura centrale.
L’iniziative è stata promossa dal Parco Golene Foce Secchia ed il Consorzio
di Bonifica dell’Emilia Centrale: il primo ha finanziato la realizzazione
del progetto mediante fondi distribuiti dalla provincia di Mantova, mentre
l’ente consortile ha messo a disposizione l’impianto di San Siro ed ha
curato la progettazione e realizzazione. Il progetto ha una valenza
didattica in quanto si inserirà all’interno del corso di educazione
ambientale che il Parco Golene Foce Secchia porta avanti da diversi anni con
le scuole del territorio. La gestione dell’orto botanico sarà curata dal
Consorzio di bonifica dell’Emilia Centrale, con la collaborazione
dell’Associazione Codaq (Comitato di Difesa dell’Ambiente e della salute
Quistellese) e l’Istituto Agrario di San Benedetto Po.