Si sono conclusi in questi giorni due importanti interventi del Consorzio di Bonifica della Romagna occidentale nei comuni di Modigliana e Tredozio. Gli interventi hanno riguardato il miglioramento e l’adeguamento degli acquedotti rurali Ibola e Zappagrano, che da oltre quarant’anni il Consorzio gestisce curandone anche la manutenzione.
Le opere sono state rese possibili grazie all’attività di progettazione, direzione lavori e contabilizzazione svolta interamente dal Consorzio e con l’apporto fondamentale degli utenti dell’acquedotto (61 per Ibola e 40 per Zappagrano), che si sono assunti l’onere di contribuire per il 30% al costo di realizzazione dell’intervento, che è stato di 80.922,45 euro per l’acquedotto Ibola e di 54.289,04 euro per l’acquedotto Zappagrano. Il 70% della spesa è stato coperto, invece, con i fondi disponibili per la misura 321, azione 1 del Programma Regionale di Sviluppo Rurale 2007/2013.
L’obiettivo prioritario del progetto era quello di migliorare e potenziare le infrastrutture a servizio delle abitazioni e delle aziende agricole presenti sul territorio, per migliorare le condizioni di vita e di lavoro degli utenti. In particolare, l’azione di miglioramento degli acquedotti rurali va a colmare le carenze strutturali degli impianti esistenti, con un significativo miglioramento nella gestione della risorsa idrica.
I lavori, progettati e diretti dal geometra Mirko Mazzotti, hanno comportato: la recinzione delle aree circostanti le sorgenti; il drenaggio e l’allontanamento delle acque superficiali dai locali decantazione e dai serbatoi di compenso, l’impermeabilizzazione del coperto e la sostituzione degli infissi. Le parti a contatto con l’acqua sorgiva sono state rivestite di materiale atossico e sono state rifatte le condotte vetuste all’interno del manufatto; inoltre è stata realizzata la compartimentazione fra la camera di manovra e la vasca di stoccaggio. Sono stati poi demoliti i serbatoi con problemi strutturali (presenza di crepe e fessurazioni) e sostituiti con nuovi manufatti completi di precamera. Infine, sono stati installati impianti automatici di clorazione alimentati con pannelli fotovoltaici al posto dei cloratori manuali esistenti.
«Nella nostra collina ci sono ancora molte case sparse che non sono allacciate all’acquedotto del servizio idrico e che, in mancanza di pozzi, possono rifornirsi solo con gli acquedotti rurali” – commenta il Presidente del Consorzio di Bonifica, Alberto Asioli –. L’impegno del Consorzio è di continuare a gestire al meglio queste infrastrutture, cercando di cogliere ogni opportunità per renderle più moderne ed efficienti. Si vogliono così creare le condizioni per un fututo trasferimento alla rete del servizio idrico. Grazie alla progettualità del Consorzio – continua Asioli – si è riusciti a utilizzare le risorse del piano di sviluppo rurale che, altrimenti, sarebbero andate disperse. Un territorio senza acqua è destinato all’abbandono e al conseguente dissesto. Con le sue azioni quotidiane, il Consorzio di Bonifica si sforza di evitare tutto questo.»

Foto: Alberto Asioli

Per ulteriori informazioni sull’attività del Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale: www.bonificalugo.it.