E’ innovativa l’immagine della nuova campagna di “prevenzione mediatica” lanciata dall’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni (A.N.B.I.), incentrata sulla tutela e gestione della risorsa idrica: SENZ’ACQUA L’ITALIA NON DA’ FRUTTI è l’headline immediatamente comunicativa, accompagnata all’immagine di una foglia, da cui cade una goccia, il cui valore è esaltato dal termine RISERVA.

 

“L’immagine è una sintesi del concetto di natura – spiega l’art director, Giacomo Marsella – Gli elementi della foglia e dell’acqua hanno un significato primordiale, riconducibile agli inizi della vita. Il connubio è sospeso in un candido non-luogo: l’unione nella lucente nettezza è rassicurante. I colori sulla foglia sono una citazione ai Pellerossa (richiamati anche dal termine riserva) ed al loro rispetto per le risorse naturali, quali l’acqua.”

“Quando abbiamo pensato ad una campagna di comunicazione sul bene acqua soprattutto ad uso irriguo – aggiunge Massimo Gargano, Presidente A.N.B.I. – temevamo, per questo periodo, il rischio siccità. Invece, quest’anno, i bacini contengono mediamente notevoli quantità di risorsa idrica e ciò rafforza il significato della nostra iniziativa, mirata a sensibilizzare sulla necessità di una nuova cultura dell’acqua, soprattutto ora che non siamo in emergenza. I problemi strutturali, concausa dei deficit idrici registrati negli scorsi anni, non sono infatti stati risolti ed il rischio, quindi, permane: il Piano Nazionale degli Invasi (bacini medio-piccoli collinari e di pianura capaci di trattenere le acque meteoriche per utilizzarle nei momenti di necessità), indicato dall’ANBI, ha finora raccolto soprattutto condivisioni di principio. Se è vero che il nostro futuro sarà quello che sapremo costruirci, è necessaria una maggiore consapevolezza collettiva sui valori del bene acqua; i consorzi di bonifica e di irrigazione se ne fanno interpreti, forti di un impegno all’ottimizzazione d’uso della risorsa idrica, che ha portato le utilizzazioni irrigue sotto la soglia del 50% del fabbisogno nazionale ed in favore di un settore dell’eccellenza made in Italy, quello agroalimentare, dove l’84% della produzione dipende dalla disponibilità idrica.”