“Con la riorganizzazione già quest’anno, dopo poco mesi, il nostro consorzio sarà in grado di risparmiare quasi 5 milioni di metri cubi d’acqua in 12 mesi. Senza contare che grazie all’unificazioni di due realtà già molto efficienti e diversificate sull’ampio territorio di nostra competenza, ci sarà possibile già nel 2010 recuperare risorse economiche per 470 mila euro. A pieno regime, dal 2011 risparmio è stimato in quasi un milione di euro. Il tutto a beneficio dei consorziati di Reggio Emilia e Modena”. Marino Zani, presidente del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, ha presentato il caso virtuoso emiliano alla quinta Conferenza organizzativa nazionale dell’Associazione nazionale delle bonifiche italiane (Anbi) al cospetto di 400 persone e del presidente Massimo Gargano. Questi risultati sono frutto della fusione, avvenuta dal 1 ottobre 2009, della Parmigiana Moglia Secchia e della Bentivoglio Enza.

 

 

“Lavoriamo molto per migliorare ancora di più il servizio reso all’utenza, basandoci su criteri di correttezza, risparmio e trasparenza” aggiunge Zani che fa qualche esempio: “Abbiamo costituto, tra le tante cose, una gestione unica delle buste paga e della contabilità, nella logica di un economia di scala”. In una logica di trasparenza e condivisione da alcuni anni, poi, è attivo un call center interno che risponde a tutte le richieste degli utenti; da poco svolge anche il servizio per la Bonifica Parmense e per la Comunità Montana della Lunigiana in Toscana.

 

 

“Inoltre – aggiunge Vito Fiordaligi, direttore del consorzio – abbiamo intenzione di rafforzare Urp, uffici relazioni con il pubblico, anche in alcuni Comuni periferici per agevolare i cittadini che risiedono lontano dalla sede centrale di Reggio Emilia. Un altro strumento comunicativo utile per il cittadino–utente è il sito web del consorzio: si può scaricare tutto il materiale utile, come i canoni e la modellistica tecnica indicativa per la progettazione, le richieste di voltura dei beni immobili, le richieste di prenotazione irrigua che può essere fatta anche tramite sms”.

Ma come si potrà concretizzare entro il 2011 questo risparmio record di quasi un milione di euro?

“Questo risultato – conclude Fiordaligi – scaturisce dai risparmi derivati da una razionalizzazione degli incarichi esterni (buste paga, assistenza informatica e consulenze), dal risparmio di energia elettrica legato all’ottimizzazione della gestione irrigua, da economie raggiunte nelle contrattazioni di mercato, dalla riduzione dei componenti degli organi amministrativi e dalla riduzione delle spese generali”.

Quali i vantaggi?

“La riorganizzazione ha permesso già nel 2010 di aumentare i lavori di manutenzione con fondi consorziali derivanti dai risparmi per un importo di 250.000 euro”.