REGGIO EMILIA E MODENA – "Siamo in preallarme per una
combinazione singolare di fattori dopo la nevicata record. Ci stiamo
attivando in queste ore con il nostro personale per smaltire le acque dal
comprensorio e, quindi, scongiurare gli allagamenti della pianura". A
parlare è Marino Zani, presidente del Consorzio di Bonifica dell’Emilia
Centrale, che illustra la situazione dopo la grande precipitazione nevosa
che, sulle vette di crinale, ha toccato anche i 3 metri di neve,
raggiungendo i 70/90 centimetri nel medio Appennino e i 40/60 in collina e
pianura.


"La combinazione che preoccupa non è solo quella della tanta neve caduta, ma
del rialzo termico previsto nelle prossime ore – spiega Vito Fiordaligi,
direttore dell’ente consortile -. I terreni, per le precipitazioni
invernali, erano già saturi d’acqua. E l’arrivo del clima più mite, data la
stagione avanzata, potrebbe mettere a rischio l’intero sistema di scolo in
pianura anche se si tratterà inizialmente di pochi gradi in più. E’ quasi
come se ci fosse un enorme serbatoio d’acqua che incombe sulla pianura che
ora dobbiamo monitorare e agevolare nello scolo verso Enza, Crostolo e
Secchia e, quindi, in Po".
Sono previsti 5/6 C gradi per la temperatura massima, 2/3° C la minima e
addirittura punte di 11° C nel week end. Enza, Crostolo e Secchia potrebbero
non riuscire a ricevere tutta l’acqua in arrivo.
"Ed ecco che nel bacino scolante tra Enza e Secchia, tra pianura e alta
pianura, esteso per circa 130mila ettari – spiega Paola Zanetti, dirigente
dell’ente consortile – abbiamo calcolato un accumulo di 50 milioni di metri
cubi d’acqua circa. In più abbiamo la neve di montagna (caduta almeno in
quantità doppia), su un comprensorio che è 1,5 volte più esteso, che finirà
direttamente nei fiumi e che, quindi, condizionerà il nostro scolo nella
Bassa. Stiamo cercando di valutare come scenderà a valle e in quanto tempo
al fine di potere attivare le manovre necessarie per lo smaltimento
dell’acqua in sicurezza".
La stime sono derivata da un calcolo di neve caduta nelle diverse fasce
altimetriche e della sua consistenza. "La neve caduta equivale a una pioggia
caduta su tutto il comprensorio, mediamente con 38 mm"
Che farà ora il Consorzio di Bonifica?
"Abbiamo la disponibilità di una quarantina di persone a lavorare in turni
anche nel week end e di notte e non escludiamo di attivare le pompe negli
impianti idrovori – come a Mondine di Moglia, San Siro a San Benedetto Po,
il Torrione a Gualtieri e a Boretto – per fare fuoriuscire le acque dal
comprensorio".
La situazione, per un comprensorio che spazia tra 65 comuni e le province di
Modena, Reggio e Parma è monitorata in diretta dalla sala di telecontrollo
dove giungono dati in tempo reale
.