PIACENZA (19 febbraio 2010) – Il Presidente Fausto Zermani del Consorzio di bonifica di Piacenza, in merito alle intense precipitazioni verificatesi nella giornata odierna (venerdì 19 febbraio) ha fatto presente come le opere di bonifica hanno svolto il loro compito consentendo di  contenere gli effetti di una precipitazione piovosa intensa e prolungata che non è stata in alcun modo assorbita dai terreni in quanto già saturi di acqua per le nevicate e piogge dei mesi scorsi. Pertanto lo sgrondo delle acque meteoriche nella canalizzazione artificiale, nei colatori naturali e nei torrenti della nostra provincia, ha determinato rilevanti portate di piena. Le dighe del Molato e di Mignano, gli impianti idrovori e tutte le opere di bonifica sono entrate in funzione, e sono costantemente presidiate dal personale del Consorzio.

 

Per quanto riguarda il territorio di colline e pianura della Val Tidone, il Presidente sottolinea come il torrente Tidone abbia beneficiato della regolazione delle portate in uscita dalla Diga del Molato e della autorizzazione provvisoria del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Ufficio Tecnico per le Dighe di Milano a raggiungere quote di invaso superiori a quelle ordinarie, rammenta che tutto ciò ha contribuito a trattenere significativi volumi; infatti le precipitazioni registrate nella giornata odierna sono risultate pari a circa 35 mm, che sciogliendo la neve residua hanno determinato una portata in ingresso lago di oltre 60 mc/sec. e che in mattinata, prima delle intense piogge, il volume di acqua in diga era di circa 4.300.000 mc; e nel tardo pomeriggio il volume di invaso è risultato di circa  5 milioni di mc e che la previsione per le prossime ore potrebbe ulteriormente far aumentare il volume di invaso tenuto conto che la portata che il Consorzio eroga a valle è sempre inferiore a quella proveniente da monte.

Analoga la situazione, fa presente il Presidente del Consorzio, si presenta in  Val d’Arda, dove la diga di Mignano ha raggiunto una portata massima in ingresso lago pari a 90 mc/sec. Rammenta che questa mattina il volume d’invaso risultava pari a 3.500.000 mc, mentre nel tardo pomeriggio l’invaso conteneva 4.000.000 mc circa. Le precipitazioni registrate nella giornata odierna presso la località Mignano sono risultate pari a circa 34 mm.

Il Presidente Zermani relativamente alla città di Piacenza e al territorio circostante fa presente che le pompe dell’impianto idrovoro Armalunga sono entrate in funzione alle 13.30 causa piena del torrente Nure; quando si verifica un tale evento, le paratoie dell’impianto si chiudono al fine di impedire alle acque del torrente di entrare nel comprensorio.

Il Presidente, relativamente all’impianto idrovoro della Finarda, rammenta che anche questo impianto risulta essere in allerta; se la pioggia persisterà, anche tale impianto entrerà in funzione.

 

Viene anche sottolineata l’azione di presidio del territorio svolta dalle altre opere di bonifica della città, ed in particolare i canali denominati Diversivi di Ovest e di Est in comune di Piacenza, che hanno convogliato le abbondanti acque meteoriche provenienti da monte e le hanno indirizzate rispettivamente nel Trebbia e nel Nure preservando in tal modo il capoluogo di provincia dagli allagamenti.

“Quanto è accaduto in queste ultime ore nel territorio piacentino – conclude il Presidente Zermani – si è verificato, anche con maggiore intensità, su gran parte del territorio regionale e del centro-nord del Paese con gravi conseguenze e pertanto si ritiene necessaria una politica volta alla prevenzione del rischio idrogeologico ed una miglior manutenzione del territorio, potenziando le opere di bonifica adeguando, in particolare, quelle esistenti e costruendone anche delle nuove”.

Nella foto: il Tidone in piena