REGGIO EMILIA (11 dicembre 2009) – Il Consorzio di Bonifica dell’Emilia
Centrale è in grado di esprimere sul territorio una spesa totale di oltre 16
milioni di euro, pari a 5.246 euro per chilometro quadrato su una superficie
consortile totale di 3.113 kmq. Questi sono i dati che arrivano dal Bilancio
di previsione per il 2010 presentato nei giorni scorsi dal nuovo Consorzio
dell’Emilia Centrale. "La creazione della nuova realtà consortile ha portata
a un risparmio previsto per il prossimo anno di 250mila euro – annuncia
Marino Zani, presidente della Bonifica dell’Emilia Centrale – Un risparmio
che arriva soprattutto dalla diminuzione delle spesa per gli organi
amministrativi (-128mila euro) e dalla diminuzione della consulenze (-70mila
euro)".

Gli investimenti sul territorio, invece continuano ad essere
consistenti."Abbiamo destinato 6 milioni e 200mila euro per le opere
pubbliche, a cui vanno aggiunti i contributi derivati da lavori in
concessione – spiega Vito Fiordaligi, direttore del Consorzio –  nonostante
ciò i contributi per i consorziati siano rimasti invariati. La maggior parte
delle risorse, circa l’86%, verranno impiegate nel garantire la sicurezza
idraulica del territorio. Nel corso del 2010, inoltre,  verranno completate
due opere finanziate dal Ministero delle Politiche agricole per una
ammontare complessivo di oltre 15 milioni di euro". Tuttavia la crisi
economica ha portato a una diminuzione generale dei finanziamenti per le
opere pubbliche che ha coinvolto anche la quelle progettate dalla Bonifica.
"Purtroppo a causa del trend palesemente negativo del finanziamento degli
investimenti pubblici – si legge nel Bilancio di previsione 2010 – risulta
allo stato attuale improbabile che gli importanti progetti cantierabili e
già approvati, fermi al ministero in attesa di finanziamenti, possano avere
sviluppi positivi per i prossimi anni; pertanto il non poter più fare un
costante affidamento sulle entrate di spese generali, deve immediatamente
indurre l’Amministrazione a intraprendere strade alternative in grado di
procurare entrate sufficienti a contenere al minimo gli aumenti
contributivi". Sul fronte delle entrate, la parte fondamentale è costituita
dall’apporto della contribuenza (88%) e per il rimanente 12% da altre
entrate costituite da proventi finanziari, patrimoniali e da contributi
pubblici. Anche per superare lo scoglio della scarsità di risorse pubbliche,
il Consorzio dell’Emilia Centrale si è dotato di nuovi uffici tra cui quello
per la Pianificazione di opere pubbliche e Innovazione e l’ufficio Ambiente
e Agrario forestale, considerati settori strategici su cui la Bonifica ha
deciso di puntare. In particolare, nel Bilancio di previsione sono stati
assegnati finanziamenti per sviluppare alcune iniziative come quelle legate
all’energia rinnovabile, fotovoltaico e energia idroelettrica prodotta a
Castellarano e lungo la canalizzazione consortile, la fitodepurazione, cioè
un sistema di depurazione naturale delle acque reflue civili in presenza di
suoli e piante e la valorizzazione del patrimonio storico della Bonifica che
può contare numerose strutture in magnifico stile liberty.

Nella foto: Fiordaligi (sinistra) e il presidente Zani