REGGIO EMILIA E MODENA – "E’ successo che avevamo appena
deliberato l’allungamento della stagione irrigua, poi come è già accaduto in
questi ultimi anni si è assistito a un repentino rovescio che, in alcuni
casi, è andato ben oltre i 20 millimetri del canonico temporale estivo. E il
nostro personale ha lavorato di notte per le opportune manovre per la
sicurezza idraulica". Marino Zani, presidente del Consorzio di Bonifica
Parmigiana Moglia Secchia, commenta così quanto accaduto nella serata di
mercoledì 26 agosto che, in pianura, ha visto scendere un violento temporale
di fine estate.
"Ci sono luoghi – spiega Vito Fiordaligi, direttore – dove è davvero piovuto
molto. 49 mm d’acqua sono caduti sulla città di Reggio, nella viticola
Masone 23,6, a Bagnolo 37, a San Martino 76. Ed è piovuto anche nella zona
di Carpi, con 38 mm a Gargallo e quasi 20 a Panzano, alle porte di
Campogalliano, non sufficienti per idratare questa zona frutticola.
"Il Consorzio di Bonifica – spiega Guido Ruini, capo del settore impianti –
ha fermato gli impianti a Bagnolo, Mancasale, con una manovra d’emergenza
ormai usuale ogni volta che cadono più di 10 millimetri in pochi minuti
nella città, e l’impianto della Nave in via del Chionso dove per altro
entrano gli scarichi dei reflui cittadini. Solo in questo modo è stato
possibile consentire lo scarico a valle delle acque della città. Poi, lungo
il Rodano, le acque giunte a Bagnolo sono state indirizzate verso il
Canalazzo Tassone, abbassando le barricazioni che, invece, erano attive per
consentire l’irrigazione".
"A fronte di quanto accaduto – prosegue Zani – non ci attiveremo per un
cospicuo prolungamento della stagione irrigua che avevamo preventivato per
la vite, i frutteti, i prati stabili".

TRA MODENA E REGGIO IRRIGAZIONE 2009 / BILANCIO
15.000 richieste. E forse si prosegue sino ai primi di settembre

Un bilancio sulla stagione che si sta concludendo?
"Soddisfacente con più di 15.000 richieste irrigue pervenute sino al 20
agosto tra Reggio e Modena – risponde Marino Zani – dove abbiamo irrigato
una superficie di oltre 46.000 ettari. Sino ad ora dai fiumi abbiamo
prelevato circa 125.000.000 di metri cubi d’acqua di cui 28.000.000 dal
fiume Secchia a Castellarano, e i restanti dal Po, nell’impianto a Boretto.
Di fatto l’ultimo anno irriguo di questo consorzio (di imminente fusione con
la Bentivoglio Enza) ha mantenuto gli obiettivi e gli standard proposti".

La Pianura, tra Modena e Reggio, così invasata ha un suggestivo aspetto Nord
Europa.
"Se non ci fosse questa secolare attività – spiega il presidente – in estate
la pianura sarebbe arida e paludosa d’inverno".

Un servizio solo per gli agricoltori?
"Al contrario. Oggi fornire acqua, oltre a un valore ambientale ormai
conclamato (come dimostra il rimpinguamento delle falde), avviene per usi
plurimi, come molini o industrie. E quanto accaduto con la forte piovosità
di mercoledì sera dimostra l’interconnessione della via delle acque, con i
nostri canali a servizio anche della città".

A quando, quindi, il via le operazioni di svaso?
"In alcune zone l’irrigazione è di fatto è terminata grazie anche all’acqua
caduta, come a San Martino – risponde Paola Zanetti, dirigente dell’Area
Gestione Idraulica Ambientale – in altre si potrà irrigare sino ai primi di
settembre quando si dovrebbe attuare il piano degli svasi. Ma non sappiamo
se i frutteti, che necessitano di acqua anche dopo la raccolta per il
ristoro delle piante, soffriranno un eventuale stress idrico per il ritorno
del sole. Ci manteniamo pronti ad ogni evenienza".