POVIGLIO (9 luglio 2009) – E’ un telo "bentonitico" la soluzione che la
bonifica Bentivoglio Enza fa scendere in campo per migliorare l’efficienza
del sistema irriguo e la sicurezza idraulica. Si conclusi i lavori sul
canale Risalita, in località Cantone nel comune di Poviglio, che hanno visto
all’opera una attrezzatura in grado di posare in sicurezza questo
particolare telo contente bentonite sodica, argilla fortemente impermeabile.
"Una soluzione efficace a tutela della collettività", commenta soddisfatto
Emilio Bertolini, presidente dell’ente consortile Bentivoglio Enza.
"E anche sicurezza garantita su più fronti – aggiungere Vito Fiordaligi,
direttore, – perché con questo sistema sono tutelati i lavoratori che non si
debbono calare nelle trincee profonde oltre cinque metri, dove questo
materiale deve essere steso, e garanzie anche per le attività produttive
che, insieme alle abitazioni poste nelle vicinanze di questo tratto, non
dovranno più preoccuparsi di infiltrazioni d’acqua durante il periodo
dell’irrigazione o peggio improvvisi allagamenti".


Infatti, nelle passate stagioni questo tratto del canale Risalita era stato
oggetto di numerose rotture improvvise che oltre ai danni agli immobili
circostanti, avevano anche innescato la sospensione del servizio irriguo per
permettere il ripristino dell’argine.
"Basti ricordare – interviene Raffaele Monica direttore dell’area
tecnico-ambientale del Consorzio di Bonifica Bentivoglio Enza – che questo
canale permette di far giungere la risorsa idrica a fini irrigui in un’area
di oltre 10.000 ettari posta nei comuni di Castelnovo, Campegine e Gattatico
per comprendere il danno che una sospensione seppur, temporanea può
comportare"
"Altri interventi già eseguiti – aggiunge Monica – similari a quello appena
terminato a Poviglio, hanno dato esito positivo dimostrando come questo
speciale telo dia garanzia di efficacia, sulla strada del risparmio della
risorsa idrica e della sicurezza nell’esercizio, obiettivi a cui il nostro
tiene particolarmente"; l’innovativa soluzione è altrettanto sicura rispetto
altre tecnologie (ad esempio i palancolati) ma molto più economica per
trincee non eccessivamente profonde".