REGGIO EMILIA, MANTOVA, MODENA – Secchia in piena ed
ennesima piovosità record, forte per la sua persistenza e copiosità. Tra
domenica e lunedì caduti più di 60 millimetri, in particolare nel
pedecollina tra Modena e Reggio.
Il Consorzio di Bonifica Parmigiana Moglia Secchia ha acceso le pompe per
evitare che la pianura tra Modena e Reggio possa finire allagata. Si è
chiuso lo scarico del Cavo Parmigiana Moglia, che serve la parte alta del
comprensorio e che scarica a gravità (cioè naturalmente, senza l’intervento
di alcuna pompa) in Secchia a Bondanello (in comune di Moglia, provincia di
Mantova). Questo in corrispondenza della piena del fiume Secchia che nella
giornata di lunedì 20 aprile ha raggiunto quota di 7,80 metri.
E’ per questo che le acque sono state ‘deviate’ nella rete delle acque basse
aventi lo sfogo in Secchia a San Siro (San Benedetto Po, sempre in provincia
di Mantova), quasi alla foce del Secchia. Dalle 8 di martedì mattina sia a
San Siro (San Benedetto Po) che a Mondine (Moglia) si sono così azionate le
potenti pompe idrovore della bonifica per potere immettere, comunque, in
Secchia rispettivamente 18 metri e 40 metri cubi d’acqua al secondo. Accese
ben 5 pompe su 8 disponibili!
"Pur non lavorando in situazioni limite è significativa l’annata in corso
che alterna prolungati momenti di siccità a ‘quasi alluvioni’" spiega Marino
Zani, presidente del Consorzio di Bonifica Parmigiana Moglia Secchia "Ancora
una volta è dimostrato come vitale il ruolo degli impianti e degli uomini di
bonifica, gli unici capaci di garantire la sicurezza idraulica in un’area
fortemente antropizzata e pur dinnanzi a un clima mutevole, ma anche a
risorse sempre più limitate per la sicurezza idraulica".