Si stima che il minimo vitale a persona siano 50 litri di acqua al giorno, necessari per i bisogni primari come bere, cucinare, lavarsi. Ma nel mondo una persona su sei non ha accesso a questa quantità. Per l’anno 2025, si stima che circa 1,8 miliardi di persone vivranno in Paesi o regioni con assoluta mancanza d’acqua, e che oltre due terzi dell’intera popolazione mondiale potrebbero dover fronteggiare una situazione di scarsità.  L’acqua è uno degli elementi che maggiormente subiscono il cambiamento climatico: la diminuzione delle precipitazioni favorisce i processi di desertificazione, con conseguente diminuzione della portata dei fiumi e delle riserve di acqua potabile.

 

La questione appare quasi insolubile se dipendente dall’effetto serra, principale imputato della penuria d’acqua. La gestione sostenibile dell’acqua diviene una sfida socio-economica, ambientale ed etica, tale da coinvolgere non solo le istituzioni, ma la società intera. Infatti l’acqua non è ancora un diritto. Un terzo della popolazione mondiale non ha accesso all’acqua potabile e a servizi igienico sanitari adeguati, la condizione indispensabile per il godimento di altri diritti umani: il diritto alla vita, il diritto alla dignità umana, il diritto alla salute, il diritto al cibo e alla sicurezza alimentare, il diritto a un alloggio adeguato, il diritto allo sviluppo, il diritto all’istruzione, il diritto a un ambiente sano e il diritto alla pace, dipendono tutti dal riconoscimento del diritto fondamentale dell’acqua.  

In occasione della Giornata mondiale dell’acqua (22 marzo) il Presidente del Consorzio di bonifica Bacini Tidone Trebbia, Fausto Zermani, ricorda “che tutti i Consorzi di bonifica della nostra regione sono impegnati anche in un importante progetto di solidarietà internazionale nel settore delle risorse idriche, che ha visto la sua approvazione pochi mesi fa come progetto natale 2008 del sistema regionale delle bonifiche, questa volta avviato nella Repubblica Centroafricana dove saranno costruiti pozzi per l’approvvigionamento idrico a fini irrigui e civili. Il titolo del progetto è “La forma del cuore 2009: acqua di vita”.

E’ prevista la realizzazione di 3 pozzi con fornitura di tecnologie e pezzi di ricambio, la formazione del personale per l’assistenza e i comitati di gestione. In Centrafrica l’acqua pulita, più di ogni altra cosa, significa vita, salute e spesso anche la salvezza di tante persone, specialmente bambini.  Ancora una volta si dà un segnale di concreta solidarietà e si lancia un messaggio forte per veicolare uno dei valori prioritari dei Consorzi di bonifica: la gestione della risorsa idrica quale bene pubblico fondamentale per la vita e la salute umana”.