Con una rete di 1.615 chilometri di canali che stagionalmente vengono sfalciati e risagomati, 51 impianti meccanici di sollevamento in azione e 16 casse di espansione, ogni anno la Bonifica Renana consente il deflusso di 400 milioni di metri cubi di pioggia, tutelando così tutti gli immobili, le reti e le strade del proprio territorio. Distribuisce, inoltre, 70 milioni di metri cubi d’acqua per scopi produttivi, irrigui e non solo. Si tratta di una rete artificiale estesa per una lunghezza pari a due volte e mezza il fiume Po.

 

“La formula consortile (enti con funzioni di interesse pubblico, autogovernati dai contribuenti) è un modello gestionale che proviene dalla secolare tradizione civica di questi territori, ha sempre funzionato e appare tuttora validissimo. Soprattutto a fronte delle incertezze che privatizzazioni e affidamenti al mercato finanziario lasciano intravvedere per il futuro di servizi territoriali primari. Si tratta del modello efficace ed efficiente, adatto alle sfide dell’attualità: non a caso la formula Consorzio è stata confermata e avvalorata dall’intesa della Conferenza Stato-Regioni del settembre 2008”, dice Giovanni Tamburini, presidente della Bonifica Renana annunciando l’importante confronto politico-istituzionale su “Acque di superficie e modelli di gestione” che aprirà venerdì prossimo 13 marzo le celebrazioni per l’anniversario dei 100 anni della Renana. Il convegno (Hotel I Portici, via Indipendenza 69, Bologna, dalle 9,30) vedrà la presenza, accanto a  Juan Valero De Palma Manglano, direttore dei Consorzi di bonifica di Spagna, a Bernardo de Bernardinis vice capo dipartimento della Protezione civile, al costituzionalista Antonio d’Atena, dell’on. Angelo Alessandri presidente della Commissione Ambiente della Camera, del sen. Paolo Scarpa Bonazza Buora presidente della Commissione Agricoltura del Senato, del sen. Paolo De Castro ex ministro dell’Agricoltura e di Tiberio Rabboni assessore regionale all’Agricoltura della Regione Emilia Romagna. Concluderà i lavori Massimo Gargano, presidente Associazione nazionale Bonifiche e Irrigazioni (Anbi).

Nella foto: la cassa di espansione di Castel Guelfo