FRASSINORO (Mo) – "Nel solo comune di Frassinoro negli ultimi
10 anni più di quaranta interventi per un investimento di oltre 3 milioni di
euro". Sono le parole di Marino Zani, presidente del Consorzio di Bonifica
Parmigiana Moglia Secchia, ente il cui lavoro era citato in un articolo
apparso negli scorsi giorni sulla stampa locale. "Difesa idraulica nei
torrenti, consolidamento movimenti franosi, ma anche opere stradali, –
continua Zani – sono, in sintesi, i compiti che la Bonifica Parmigiana
Moglia Secchia compie nel vasto comprensorio che abbraccia una porzione del
territorio provinciale di Modena e Reggio Emilia seguendo il bacino del
fiume Secchia". Sono 46 i comuni il cui territorio è inserito in questa area
e di questi circa una ventina sono in ambito montano. "Tra questi ultimi –
interviene Pietro Torri, dirigente dell’area opere pubbliche del Consorzio –
vi è anche il comune di Frassinoro, teatro in questa stagione invernale di
episodi che hanno rimarcato, lungo tutta la fascia appenninica da Piacenza a
Forlì, quanto sia fragile l’ambiente appenninico".
"E’ un compito quello svolto dal consorzio Parmigiana Moglia Secchia, –
ribadisce Torri – che viene svolto con continuità e professionalità basti
pensare che nell’ultimo decennio solo sul fronte montano, sono stati
eseguiti più di 450 progetti, per oltre 900 interventi, e un ammontare di 26
milioni di euro".
"La collaborazione con l’ente consortile Parmigiana Moglia Secchia è da
sempre molto stretta – interviene Elio Pierazzi, sindaco di Frassinoro -.
Tra l’altro uno dei progetti più recenti eseguiti nel nostro comune si è
concluso la scorsa estate; erano lavori rientranti nel piano degli
interventi urgenti di messa in sicurezza dei Comuni di Frassinoro e
Montefiorino, sostenuto con fondi della Protezione Civile regionale,
concertati da indicazioni fornite dal Consorzio di Bonifica. La cittadinanza
è grata per questo lavoro".
L’area oggetto dell’intervento è stata quella di Romanoro, con la
sistemazione di un movimento franoso che aveva messo a repentaglio l’accesso
all’abitato e al caseificio".
"Un investimento di 100.000 euro – conclude Torri -, che ha permesso di
consolidare il versante e ripristinare il deflusso delle acque meteoriche,
anche attraverso la ricostruzione di un muro  stradale in pietrame
danneggiato, la sostituzione di tubazioni in calcestruzzo, fonte di
consistenti perdite idriche, la pulizia e risagomature dei fossati e
l’asfaltatura dei tratti stradali maggiormente lesionati".
"Il lavoro che da anni viene svolto dalla Bonifica Parmigiana Moglia Secchia
in Appennino, – conclude il presidente Zani – è segno della consapevolezza
delle tematiche legate all’instabilità idrogeologica del territorio
montano".