REGGIO EMILIA, MODENA – "Le parole d’ordine per il 2009
non potevano che essere innovazione, risparmio idrico, nuove forme di
produzione energetica da fonti rinnovabili, contenimento dei costi. Sono i
cardini del bilancio di previsione 2009 che il nostro Consiglio ha
approvato". Sono le parole di Marino Zani, presidente del Consorzio di
Bonifica Parmigiana Moglia Secchia.
"Come non mancano le preoccupazioni considerando che il Piano Irriguo
Nazionale non è stato finanziato pertanto abbiamo dovuto tener conto nel
redigere i contenuti del bilancio per il 2009. Che, comunque, è ricco di
progetti".
Tra i tanti, nell’elaborato previsionale della Bonifica, emerge sicuramente
"Secchia blue stream". "Si tratta – come evidenzia Zani – della
realizzazione di una rete acquedottistica ad uso pluvirriguo e
idroelettrico nella pianura reggiana e modenese, che affronta, in termini
estremamente innovativi, lo sviluppo della rete e della modalità di
distribuzione irrigua. Un bilancio che nella parte del conto economico
prevede 16.446.000 euro di attività e un complessivo di bilancio di quasi 41
milioni di euro".
Altro dato significativo che emerge dal Bilancio di Previsione dell’ente
consortile è strettamente collegato al contenimento dei costi. Basti pensare
che, nel 2009, le uscite per la manutenzione e per l’esercizio delle opere
di bonifica si attesteranno al 40% del totale, superando così i costi per il
personale, stimati al 38%: un dato che avviene per la prima volta. Si tratta
sostanzialmente di un’evoluzione maturata nell’ultimo decennio, volta al
miglioramento e allo sviluppo dei servizi resi all’utenza. Per effetto di
questa politica di contenimento dei costi, per il 2009 le aliquote dei
contributi di bonifica aumenteranno mediamente di poco più dell’1%, ben al
di sotto dell’aumento del costo della vita.
"Sul fronte delle entrate – prosegue Zani – anche per il 2009 si assisterà
alla riconferma del dato significativo dal quale emerge che l’86%
dell’apporto economico totale giunge della contribuenza e per il restante
14% da proventi finanziari, patrimoniali e da contributi pubblici
all’attività di manutenzione svolta in montagna".
Tra gli investimenti significativi che il consorzio di corso Garibaldi ha
realizzato, emerge il dato dell’entrata in funzione di tutti e sei gli
impianti fotovoltaici frutto di un investimento di oltre un milione di euro
avvenuto negli scorsi anni.
"Il compito fondamentale di difesa idraulica dei territori di pianura, di
assetto idrogeologico dei territori di montagna e di distribuzione delle
acque irrigue – conclude il presidente – sarà garantito anche se non
nascondiamo la preoccupazione per la mancata realizzazione di nuove opere
volte alla prevenzione degli effetti degli eventi atmosferici e ai dissesti
che i cambiamenti climatici hanno evidenziato negli ultimi anni. Tutto
questo perché si è assistito negli ultimi anni ad una cronica carenza di
finanziamenti pubblici che si ripercuote sull’assenza di pianificazione di
nuovi progetti a tutela del territorio".