Da tempo qualcosa è cambiato drasticamente; infatti lunghi periodi di siccità sono alternati da piogge molto intense e concentrate. In tali condizioni, fa presente Fausto Zermani, presidente del Consorzio di bonifica Bacini Tidone Trebbia, la bonifica ha contribuito a mantenere sotto controllo e stretta sorveglianza la situazione manifestatasi nella giornata di lunedì 01 dicembre, caratterizzata da forti precipitazioni, che, sciogliendo la neve residua di questi ultimi giorni, hanno determinato piene di torrenti e canali.

Ora la situazione è migliorata su tutto il territorio della provincia – afferma Zermani -, e lo stato di preallerta dei giorni scorsi sta rientrando, anche se già dalla serata di giovedì 04 dicembre sono previste nuove perturbazioni.

Zermani sottolinea come il torrente Tidone ha beneficiato dell’effetto di laminazione della Diga del Molato che ha contribuito a trattenere significativi volumi; infatti le precipitazioni registrate nella giornata di domenica 30 novembre e di lunedì 01 dicembre sono risultati pari a circa 70 mm, ed hanno determinato una portata in ingresso lago di circa 8 mc/sec mentre la portata erogata dagli scarichi è stata invece non superiore a 1 mc/sec.

Zermani relativamente alla città di Piacenza e al territorio circostante fa presente che domenica e lunedì scorsi è entrato in funzione l’impianto idrovoro Armalunga, poiché si è verificata una piena del torrente Nure e sottolinea che quando si verifica un tale evento, le paratoie dell’impianto si chiudono al fine di impedire alle acque del torrente di entrare nel comprensorio.

Il presidente, relativamente agli impianti idrovori di Finarda e Casino Boschi, quest’ultimo in comune di Sarmato, gestiti dal Consorzio, rammenta che questi sono in stretta correlazione con il livello del fiume Po e che un eventuale ulteriore aumento di tale livello rispetto a quanto registrato nei giorni scorsi comporterebbe anche il funzionamento di tali impianti.

Viene anche sottolineata l’azione di presidio del territorio svolta dalle altre opere di bonifica ed in particolare i canali denominati Diversivi di Ovest e di Est in comune di Piacenza e del canale Acque Alte nel comune di Sarmato, che hanno convogliato le abbondanti acque meteoriche provenienti da monte e le hanno indirizzate rispettivamente nel Trebbia, nel Nure e nel Po preservando in tal modo i centri abitati dagli allagamenti.

Quanto è accaduto in questi giorni nel comprensorio del nostro Consorzio – conclude il Presidente Zermani – si è verificato, anche con maggiore intensità, su gran parte del territorio regionale e nazionale con gravi conseguenze e pertanto si ritiene necessario potenziare le opere di bonifica adeguando, in particolare, quelle esistenti e costruendone anche delle nuove; di fronte a tali evidenze, la rete idraulica del Paese risulta essere inadeguata e si richiede quindi urgentemente il varo di un Piano nazionale di manutenzione straordinaria, che l’ANBI (Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni) e i Consorzi di Bonifica richiedono da anni e per il quale, però, ancora oggi, non sono previste risorse da parte dello Stato.

Nella foto: il canale Diversivo di ovest in piena (zona Stadio Piacenza)