Un inverno terribile quello del 2005-2006 che a Montefiorino e Frassinoro riattivò in maniera significativa numerosi dissesti mettendo a repentaglio centri abitati, insediamenti produttivi e viabilità. Tra gli interventi in risposta a questi eventi naturali ora è la volta di Romanoro. “Dobbiamo presidiare idrogeologicamente i territori montani – ricorda Marino Zani, presidente del Consorzio di Bonifica Parmigiana Moglia Secchia. L’opera che andiamo a realizzare sul dissesto di Romanoro ne è un esempio: era richiesta da amministratori e cittadini, in quanto a monte la frana rischiava di isolare l’abitato, a valle il caseificio”. Appaltati i lavori della Bonifica Parmigiana Moglia Secchia, lunedì 9 giugno 2008 – condizioni meteo permettendo – entreranno in cantiere i primi macchinari e tecnici per porre rimedio al movimento franoso che si è sviluppato su un fronte di 60/70 metri lineari nel versante sinistro dell’abitato di Romanoro. “I danni che il dissesto idrogeologico ha prodotto sono ben visibili – spiega Salvatore Vera, direttore dell’ente consortile -: si va dalle fessurazioni del manto stradale, agli avvallamenti con conseguente difficoltà di transito. Il movimento franoso si sviluppa a partire da una quota di circa 730 metri s.l.m., a valle della strada comunale fondovalle Dolo, sino a terminare in corrispondenza della zona sottostante il caseificio di Romanoro ad una quota di circa 690 s.l.m.. Presenta uno sviluppo lungo pendice di circa 250 metri lineari ed un fronte di 60-70 metri lineari nella porzione alta che si restringe verso il piede, il tutto ubicato in destra all’abitato di Romanoro”. “Questo dissesto – aggiunge Pietro Torri, dirigente dell’area opere pubbliche del Consorzio – tende a favorire l’infiltrazione delle acque per il disordine idraulico che nel tempo si è formato. Ad esempio, da sopralluoghi effettuati con gli abitanti locali, abbiamo pure individuato due vecchie condotte interrate in tubi di cemento per lo smaltimento delle acque meteoriche: si trovano in cattivo stato di conservazione e funzionalità e sono causa di consistenti infiltrazioni d’acqua in prossimità delle infrastrutture pubbliche limitrofe al dissesto (strada comunale, muro di controriva, acquedotto e fognatura nera a servizio dell’abitato)”. Quali i lavori previsti? “Concretamente nei prossimi giorni andremo ad avviare le opere che permetteranno di consolidare il versante e ripristinare il deflusso delle acque meteoriche. Lo faremo attraverso la ricostruzione del muro stradale in pietrame danneggiato, la sostituzione di tubazioni in calcestruzzo attualmente fonte di consistenti perdite idriche, la pulizia e risagomature dei fossati e l’asfaltatura dei tratti stradali maggiormente lesionati”. Si tratta di un intervento dal costo complessivo di 100.000 euro che rientra nel piano degli interventi urgenti di messa in sicurezza del territorio dei Comuni di Frassinoro e Montefiorino, sostenuto con fondi della Protezione civile regionale, concertati da indicazioni fornite dal Consorzio di Bonifica.