Non c’è agricoltura di qualità senza una accettabile qualità dell’acqua che viene distribuita alle campagne. Il sistema di Bonifica della regione Emilia Romagna si interroga sul tema della qualità della risorsa idrica che viene distribuita annualmente alle imprese agricole della regione, quasi 1 miliardo di metri cubi  nella stagione irrigua 2007.  “Quando l’agricoltura ragionava solo in termini di quantità prodotte – ricorda Emilio Bertolini, presidente URBER – bastava che la risorsa irrigua fosse disponibile e abbondante, senza ulteriori criteri. Adesso che la nostra agricoltura risponde soprattutto a parametri di qualità, tracciabilità e sicurezza alimentare, il tema della qualità della risorsa diventa una scelta strategica ineludibile, anche alla luce del fatto che gran parte delle nostre reti sono promiscue, cioè assolvono alla duplice funzione di scolo delle acque meteoriche e di distribuzione irrigua”. Le esperienze e le ricerche svolte dai Consorzi di bonifica della regione saranno messi a confronto con le esigenze del mondo produttivo nel convegno “Acqua da mangiare”, organizzato da URBER per domani giovedì 22 maggio (ore 9,30-13) nell’ambito della fiera Accadueo a Ferrara. Dopo la relazione di Emilio Bertolini (“Qualità dell’acqua, un impegno dei Consorzi di Bonifica”), interverranno  Paola Zanetti (Consorzio della Bonifica Parmigiana Moglia–Secchia) su “Monitoraggio e gestione sostenibile delle acque irrigue nella rete consortile”, Giorgio Pineschi (Direzione generale qualità della Vita – Ministero dell’Ambiente) su “Qualità delle acque e obiettivi ambientali”, Adriano Battimani (Canale Emiliano Romagnolo) su “ Qualità dell’acqua irrigua e qualità delle produzioni agricole”. In rappresentanza del mondo produttivo Giampiero Reggidori (Apo Conerpo)  parlerà su “Qualità dell’acqua irrigua e commercializzazione dei prodotti agricoli”.