“Se l’assessore competente Tiberio Rabboni, che conosce a fondo il mondo della bonifica regionale, ha dichiarato che i Consorzi non sono da abolire, evidentemente un motivo c’è. E la ragione sta nel fatto che in un territorio regionale che per metà necessita del sollevamento meccanico delle acque e che ogni anno rischia la crisi idrica, i Consorzi rivestono e svolgono efficacemente funzioni precise e strategiche nella difesa del territorio e nella gestione della risorsa acqua”. Così Emilio Bertolini replica alle affermazioni di Confedilizia Emilia Romagna sul ruolo della Bonifica in regione.

Quanto alle novità previste in Finanziaria Bertolini precisa che “l’eventuale soppressione dei Consorzi avrebbe come unica conseguenza il trasferimento integrale di competenze e funzioni alle Province, compresa la contribuenza, e quindi non farebbe venir meno in alcun modo l’obbligo dei contributi sia per le proprietà agricole che per quelle urbane”.

“Infine – conclude Bertolini – che non si tratti di un doppio tributo per lo smaltimento delle acque urbane (uno al Comune per la fognatura, uno alla Bonifica) è confermato non solo dalla legge ma anche dalle centinaia di sentenze che ad ogni livello sono state pronunciate in senso favorevole alla legittimità dei tributi di bonifica. Confedilizia, una volta tanto, dovrebbe prenderne atto e smettere di cercare di trasferire sugli inquilini, con la scusa del ‘doppio tributo’, un onere che grava sui proprietari”.