Un bacino irriguo (a Castelnuovo Rangone), un impianto di microirrigazione
(a Vignola) e lavori di consolidamento del canale Diversivo nella Bassa
Modenese: sono alcuni dei lavori finanziati dal Piano Irriguo Nazionale (per
un importo complessivo di quasi 4 milioni e 500 mila euro) che il Consorzio
di Bonifica di Burana realizzerà nei prossimi mesi.

Ottimizzare la disponibilità e l’utilizzo di risorse idriche superficiali e
ammodernare  le infrastrutture della rete consortile per consentire una più
razionale distribuzione dell’acqua ad uso irriguo. È l’obiettivo del
finanziamento, previsto dal Piano Irriguo Nazionale (e per un importo di
quasi 4 milioni e 500 mila euro), che il Consorzio di Bonifica di Burana
realizzerà nei prossimi mesi.
Si tratta di un progetto articolato composto da un bacino di accumulo idrico
ad uso prevalentemente irriguo nel comune di Castelnuovo Rangone e in alveo
del Canale San Pietro in località San Lorenzo. Le opere riguarderanno
inoltre la realizzazione di un impianto interaziendale di microirrigazione
integrata nel comprensorio di alta specializzazione cerasicola delle Basse
di Vignola. Quest’impianto consentirà di irrigare oltre 32 ettari di
superficie agricola investita a colture frutticole di pregio.
Il Canale San Pietro deriva acqua dal fiume Panaro ed ha origine ai piedi
della Rocca di Vignola terminando, dopo 22 chilometri, alla confluenza con
il canale Naviglio di Modena. Dal canale S.Pietro e dal canale Diamante,
verranno captate le acque necessarie all’approvvigionamento idrico del
bacino e dell’impianto di microirrigazione, così da ottimizzare le ridotte
disponibilità del periodo estivo. Un altro importante lavoro riguarderà il
consolidamento del canale Diversivo di Burana, la principale arteria del
bacino delle ‘acque alte’ che svolge una duplice funzione, quella irrigua
(esso consente l’irrigazione di quasi tutta la pianura modenese compresa tra
i fiumi Secchia e Panaro) e quella di deflusso delle acque in eccesso.
Questo canale raccoglie infatti le acque meteoriche di centri come
Camposanto, Bastiglia, Cavezzo, Medolla, San Felice s/P, San Possidonio e
San Prospero, attraverso una fitta rete di canali. Le opere in progetto
riguardano la risistemazione delle sponde e delle scarpate, per ridurre
filtrazioni e moti franosi, rinforzandolo anche con materiale pietroso. In
questo caso il costo dei lavori ammonta complessivamente ad oltre 3 milioni
e 356mila euro.
"Queste opere – spiega in una nota il Consorzio di Burana – consentono di
rispondere con maggior puntualità alle esigenze di sicurezza del territorio
ed alle richieste di acqua ad uso irriguo per le attività produttive, nell’ottica
di un utilizzo razionale e di risparmio idrico motivato dai crescenti
periodi di siccità che ci troviamo a fronteggiare".

Nella foto sopra: la presa di derivazione del Canale San Pietro dal Panaro