Gli agricoltori sono in grado di far fronte all’emergenza siccità grazie ad un uso responsabile dell’acqua. Lo ha detto Massimiliano Pederzoli, presidente CER-Consorzio di onifica del Canale Emiliano Romagnolo, al convegno su siccità e irrigazione organizzato da Coldiretti Ravenna.
“Non solo gli agricoltori restituiscono l’acqua all’ambiente perché attraverso l’irrigazione l’acqua torna alla terra e quindi in falda – ha detto Pederzoli – ma già da diversi anni hanno iniziato a utilizzare modernissimi sistemi di irrigazione che consentono un notevole risparmio idrico. Da anni stiamo lavorando sul fronte del risparmio idrico grazie al modernissimo sistema Irrinet siamo in grado di dare consigli agli agricoltori in tempo reale su come, quanto e quando irrigare attraverso un semplice sms. Senza contare che sono moltissimi ormai gli agricoltori che utilizzano i sistemi di irrigazione a goccia in grado di canalizzare l’acqua solo dove serve e nelle giuste quantità evitando qualsiasi spreco.”
L’emergenza idrica però resta a causa soprattutto dei mutamenti climatici che specie negli ultimi anni hanno generato una maggiore necessità di acqua. “Nonostante le piogge di questa primavera anomala – ha aggiunto Pederzoli – l’emergenza acqua nelle campagne non è risolta. Le precipitazioni sono infatti il 50% in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Se nel 2003 abbiamo raggiunto il record assoluto di acqua distribuita con 321 milioni di metri cubi – ha sottolineato il presidente del Cer – quest’anno contiamo addirittura di superare questa soglia. Basti pensare che allo stato attuale abbiamo già utilizzato 90 milioni di metri cubi di acqua e siamo solo all’inizio della stagione”.
Nel corso dell’incontro si è parlato anche della qualità della nostra acqua. “L’acqua che scorre nel Cer – ha ricordato Pederzoli – è ottima e non risente dei problemi che da tempo affliggono il Po grazie all’azione fitodepurante del Cavo Napoleonico, all’isolamento idraulico del CER, progettato in modo da non poter ricevere in nessun punto acque di scolo o effluenti potenzialmente inquinati e al contatto continuo con l’atmosfera e le basse velocità mantenute dall’acqua lungo tutto il percorso del Canale”. Nel corso del convegno si è discusso di risparmio idrico, del sistema di approvvigionamento dell’acqua per l’agricoltura come pure di tutto ciò che si sta facendo nelle campagne per avere opere irrigue efficienti e moderne.
“C’è un attacco costante all’agricoltura accusata di sprecare troppa acqua – ha detto Massimo Gargano, presidente dell’Associazione Nazionale delle Bonifiche – e ci si dimentica che l’agricoltura restituisce l’acqua al territorio e all’ambiente: nessuno sa ad esempio che grazie ai Consorzi di Bonifica si riesce ad utilizzare l’acqua per 10-11 volte. Questo significa che siamo in grado di farne buon uso a differenza di altri settori produttivi”.