E’ stato siglato un accordo tra Provincia di Mantova e Consorzio di Bonifica di Burana per controllare le nutrie (Myocastor coypus) che sempre più numerose minacciano gli argini consortili, compromettendo la sicurezza
del territorio. La convenzione prevede il coinvolgimento degli operatori
del Consorzio e l’individuazione di alcuni punti, lungo gli argini, in cui
predisporre le apposite trappole di cattura e raccolta degli esemplari. La
nutria è una specie di origine sudamericana che si è adattata molto bene
nel nostro territorio di pianura, tant’è che nonostante le catture ed i
piani di controllo attuati dai Vigili provinciali e da personale
autorizzato, il numero dei capi non diminuisce: nel 2006 ne sono stati
catturati in tutto il territorio provinciale mantovano circa 8mila. Questo
roditore, che può raggiungere in età adulta il peso di una decina di
chili, scava grosse tane lungo gli argini, determinando il loro
smottamento e creando situazioni di pericolo per gli operatori del Burana,
nonchè per gli agricoltori. Rendendo instabili le arginature, inoltre,
quando i canali sono in condizioni di piena portata, c’è il forte rischio
di pericolose fuoriuscite di acqua. “E’ una specie molto prolifica –
spiega Fausto Balboni, presidente del Consorzio di Burana – e nonostante
le contromisure adottate continua a fare danni all’agricoltura ed agli
argini consortili. Lo scorso anno – continua – la risistemazione degli
argini e dei manufatti consortili ha comportato un costo aggiuntivo di
oltre 50mila euro”.
Nell’ambito dell’accordo tra il ‘Burana’ e la Provincia di Mantova, in cui
parte delle spese sono sostenute dalla stessa Amministrazione provinciale
della città lombarda, quest’ultima fornirà le gabbie-trappola ed il
materiale autorizzato per le operazioni di cattura, che verranno
effettuate in osservanza delle normative impartite dal Vigili provinciali.
Dal canto suo, il Consorzio di Burana metterà a disposizione nei centri di
conferimento temporaneo le necessarie attrezzature ed i propri operatori
per il controllo ed il funzionamento del centro stesso, per i quali
sosterrà le spese necessarie.
In provincia di Modena, dove sono state catturate circa 9mila nutrie nello
scorso anno, il Burana collabora da tempo con il personale ed i volontari
degli Atc (Ambiti territoriali di caccia) modenesi per il contenimento di
questa specie alloctona molto invasiva.
“Auspichiamo che anche la Provincia di Modena sia sollecita nell’attivare
le stesse procedure e convenzioni come quella che abbiamo stipulato con la
provincia di Mantova – conclude Balboni – a causa dei grossi problemi che
questi animali creano alla sicurezza del nostro territorio”.