Al via gli invasi anticipati di una parte di rete consortile. Li ha intrapresi il Consorzio di bonifica di Burana nei giorni scorsi per garantire il servizio irriguo agli utenti in una annata particolarmente calda e siccitosa. Gli effetti di un inverno senza pioggia, o quasi, iniziano infatti a farsi sentire e i lavori sono iniziati il primo marzo scorso. La particolarità di questa operazione risiede nella capacità di movimentare le acque nel modo più efficace: attraverso la regolazione di chiaviche, paratoie e altri manufatti consortili, l’acqua raccolta nei vari canali verrà trattenuta rimanendo a disposizione degli agricoltori per irrigare. Fino a quando sarà possibile, per contenere le spese, non entreranno dunque in azione le idrovore per pompare acqua dal fiume Po.
“Questi interventi si rendono necessari per fornire acqua a quelle aziende che anticipano le colture – spiega Gianni Chiarelli, direttore dell’Ente consortile – e mai come quest’anno, in considerazione della scarsa piovosità invernale, si rende necessario questo prezioso servizio”.
“Le operazioni di invaso, che ci consentono inoltre un importante risparmio energetico -precisa il presidente del ‘Burana’ Fausto Balboni – sono delicate e richiedono l’attento controllo dei nostri tecnici perché nel periodo primaverile, se cambiano le condizioni climatiche, con piogge prolungate, il Consorzio deve provvedere al deflusso delle acque in eccesso”.