“I dati del nostro consorzio, uniti alle rilevazioni dell’Arpa e di Enià, ci dicono che il livello della prima falda acquifera, quella più superficiale, si è abbassato – spiega Emilio Bertolini, presidente del Consorzio di Bonifica Bentivoglio Enza, oltre che dell’Unione regionale bonifiche emiliano romagnole (Urber) – ora dobbiamo intervenire”.
Ed ecco una risposta all’inverno più siccitoso e incredibilmente mite da 200 anni a questa parte: dopo diverse analisi e valutazioni, per la prima volta, nella storia irrigua dell’antico Consorzio con sede a Gualtieri, è maturata la decisione: “Oggi martedì 6 marzo, – spiega Bertolini – apriremo la doga al Canale d’Enza, riempiendolo: dalla traversa di Cerezzola porteremo acqua di Enza a beneficio dei terreni a San Polo, Bibbiano, Montecchio e Cavriago”.
“Tecnicamente – spiega l’ingegner Raffaele Monica – direttore tecnico del Consorzio di Bonifica – si tratta di un’operazione che vuole contribuire ad alzare il livello di falda con un duplice sistema. Da un lato, infatti, la falda dei comuni interessati dall’attraversamento della nostra rete irrigua, dovrebbe trarre beneficio dalla sola presenza dell’acqua e dalla naturale perdita che c’è nei canali irrigui medesimi. Inoltre, con un accordo con i presidenti dei consorzi irrigui offriamo gratuitamente agli agricoltori la possibilità di effettuare un’irrigazione invernale sui prati stabili, che porterà acqua alla falda dall’alto”.
“Questo intervento si protrarrà per due settimane –spiega Bertolini -. Così dovremo essere in grado di apportare ai terreni un equivalente di 40 mm di acqua, pari da due-tre giorni di media piovosità. Questo sistema che proponiamo per la prima volta, non ha alcun rischio agronomico (anzi, va nella direzione opposta) o idraulico, perché in caso di cambiamento delle condizioni climatiche interromperemo l’immissione d’acqua nel Canale d’Enza”.
E per il futuro?
“Oggi stiamo intervenendo in termini straordinari – conclude il presidente – per far fronte alla criticità del clima e quindi di salvaguardare la stagione irrigua. Nel breve la stagione irrigua procederà secondo la normale consuetudine, ma se questa apertura eccezionale del canale porterà ai risultati sperati di innalzamento della falda, potremo ripeterla anche negli anni a venire”.