“Come la linfa in una pianta, nelle province di Reggio Emilia e Modena torna a scorrere l’acqua nelle sue vene, i canali – spiega Marino Zani, presidente del Consorzio di Bonifica Parmigiana Moglia Secchia -. Ora intendiamo anticipare il riempimento della nostra rete irrigua anche per risparmiare sui costi”.
Ecco perchè non ci si dovrà stupire se da lunedì 5 marzo vedremo salire il livello dell’acqua in alcuni dei più importanti canali da Reggio Emilia a Modena.
“Tradizionalmente – spiega Salvatore Vera, direttore del Consorzio di Bonifica Parmigiana Moglia Secchia – la stagione irrigua per noi inizia il 1 aprile e prosegue sino al 30 settembre. Ma per l’inizio di aprile la nostra rete deve già essere pronta e colma di preziosa acqua”.
“Sono due gli uffici operativi coi quali garantiamo la gestione dell’irrigazione e dei canali – prosegue il direttore -. Sono il Settore impianti (per la gestione e manutenzione dei quaranta impianti idrovori di pompaggio, dislocati nelle province di Modena e Reggio) e il Settore gestione canalizzazione (per la distribuzione capillare dell’acqua irrigua a tutti coloro i quali ne fanno richiesta, attraverso una rete di canali estesa per oltre 1400 km ). Ebbene, la nostra esperienza ci dice che per riempire i canali con l’acqua di Po, che normalmente soddisfa l’80% del nostro fabbisogno, occorre pompare acqua verso l’alto, fin oltre la via Emilia, con un notevole costo energetico: in tre giorni di pompaggio siamo in grado di riempire i nostri canali principali. Possiamo però derivare acqua anche dalla traversa di Castellarano sul fiume Secchia (capace di soddisfare il 20% del fabbisogno irriguo) che, pur con una portata minore, può riempire, in circa venti giorni, ma a gravità, gli stessi canali con un consistente risparmio energetico e quindi a un costo nettamente inferiore. Mentre alla Bonifica sono già pervenute alcune richieste irrigue per i primi di aprile, da lunedì l’acqua di Castellarano scorrerà, tramite il canale Secchia, sino al cavo principale del Consorzio, il Parmigiana Moglia: un canale capace di contenere cinque milioni di metri cubi d’acqua e che parte dalla Botte Bentivoglio (Gualtieri) e arriva sino a Moglia (Mantova). Col canale di Secchia, inoltre, l’acqua di Castellarano arriva sino alla chiusa di Villa Curta (Reggio Emilia) e da qui nel Calvetro che unisce la provincia di Reggio, passando da Rubiera, con quella di Modena. Acqua anche nell’importante cavo Lama, che congiunge Moglia con Carpi. Proprio sul Cavo Lama l’associazione pesca sportiva di Carpi potrà così svolgere le gare di pesca previste a partire dal 1 d’aprile .
“C’è un aspetto ambientale da non trascurare – conclude il presidente Zani -: con l’acqua che scorre nei nostri canali (e che in parte permea nei terreni limitrofi) contribuiamo a sostenere il livello delle falde acquifere, a vantaggio di coltivazioni e pozzi della pianura reggiana e modenese”.