Importanti novità per il Canale Emiliano Romagnolo (CER). Nella Finanziaria 2006 sono previste ingenti risorse per sostenere i progetti futuri: dal prolungamento dell’asta irrigua sino ai confini con le Marche, allo sviluppo del progetto ‘usi plurimi’ nelle province di Bologna, Ferrara e Rimini. In sede di approvazione del Bilancio di previsione per il 2006, il presidente Enrico Santini ha annunciato un risultato storico per l’ente: l’azzeramento del disavanzo di amministrazione che si trascinava da oltre 15 anni. La prevedibile chiusura dell’esercizio 2005 evidenzia infatti un avanzo di gestione di 55.212,08 euro, che cancella l’ultimo, leggero passivo (di identico importo) registrato in sede di consuntivo dell’anno 2004.
“La sofferenza del bilancio del CER – spiega Santini – aveva origini lontane, che risalivano ai tempi in cui il sistema idrico del Canale Emiliano Romagnolo, in via di costruzione per piccoli passi, non serviva che una piccola parte del comprensorio, e l’esercizio dell’asta, limitato alla distribuzione di qualche decina di milioni di metri cubi, era poco più che simbolico. In quei tempi la vita del CER era sostanzialmente sostenuta dagli introiti provenienti dallo Stato per la costruzione delle opere, dai trasferimenti della Regione per la manutenzione, mentre i contributi degli associati si mantenevano su livelli marginali e comunque non corrispondenti ai costi di gestione”. All’inizio degli anni ’90, il complesso rivolgimento politico-giudiziario noto come “Tangentopoli” determinava la paralisi dell’intero settore dei lavori pubblici e il blocco del trasferimento dei fondi statali: il disavanzo dell’ente si impennava, sino ad un massimo di 2,4 miliardi di lire (1,2 milioni di euro) registrato alla fine del 1994.
“Da allora – continua Santini – una coraggiosa azione di risanamento, condotta con il concorde contributo di tutti gli associati, ha avviato una lenta ma costante erosione del disavanzo, fino al suo completo azzeramento ottenuto, come detto, alla fine dell’esercizio 2005. I principi cardine di questa operazione sono stati l’istituzione di “centri di costo” gestionali (manutenzione; esercizio; ricerca e sperimentazione) interamente sostenuti dalla contribuenza degli associati; e la destinazione degli introiti netti provenienti dall’attività costruttiva al ripianamento del disavanzo”. “Questo risultato importantissimo – conclude il presidente Santini – segue di appena un anno il coronamento di un altro obiettivo storico: il completamento del progetto generale del Canale Emiliano Romagnolo, conseguito a fine 2004 con l’attivazione del tronco Rubicone-Uso dell’asta principale”.
Adesso nuove sfide attendono il CER nei prossimi anni: il prolungamento dell’asta nel comprensorio della provincia di Rimini, fino alle Marche; la realizzazione dei nuovi sistemi di adduzione e distribuzione ad uso plurimo, lanciati nel corso del 2005 con l’aggiudicazione di nove interventi nel territorio romagnolo da Imola a Cesena; la collaborazione con Romagna Acque attraverso Plurima Spa. “La Finanziaria 2006, per la qual abbiamo intensamente lavorato nei mesi scorsi, rilancia significativamente i nostri progetti. Ora il CER può guardare a questi nuovi, rilevantissimi traguardi con la serenità che deriva dal conseguito pareggio di bilancio, risultato da confermare e consolidare anche nei prossimi anni”.